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D’AUTILIA: “UNIVERSITÀ ISLAMICA, PROGRAMMAZIONE URBANISTICA E PARTECIPAZIONE POPOLARE LE DIRETTRICI SU CUI MUOVERSI”.

Il capogruppo di Forza Italia al Comune di Lecce, Damiano D’Autilia, torna a parlare dell’iniziativa imprenditoriale che porterebbe a Lecce la prima università islamica di Italia. “Programmazione e consultazione popolare le parole d’ordine per non sbagliare. Sabato, Forza Italia porterà la questione nel coordinamento provinciale per individuare strumenti che consentano al territorio di esprimersi”.

 

“In una città come Lecce, che ha già promosso strumenti di urbanistica partecipata, ritengo l’aspetto di una consultazione popolare sulla possibilità o meno di accogliere l’Università islamica un passaggio obbligato, oserei dire “scontato”.

Contrarietà o meno all’iniziativa – ognuno può avere la sua personale visione – ciò che deve mettere tutti d’accordo è la necessità ormai impellente di definire e ultimare la programmazione urbanistica della nostra città. La nascita di una università islamica a Lecce, che sarebbe la prima in Italia, non può dipendere da un sì o da un no e non può certamente essere stabilita soltanto attraverso una variazione di destinazione d’uso di una struttura. La questione va analizzata sotto più profili. È chiaro che una iniziativa imprenditoriale di questo tipo potrebbe avere una ricaduta culturale, pure economica, più che benefica. Lecce potrebbe diventare un polo universitario internazionale e integrato d’ampio respiro. Ma la cultura va pensata e i luoghi di cultura vanno programmati. Ecco perché la partecipazione popolare – comprendere, cioè, se la nostra città è pronta – è di fondamentale importanza.

E mi riferisco non soltanto alla cittadinanza attiva, che deve essere coinvolta, ma anche agli ordini professionali, architetti e ingegneri in prima battuta, che devono poter dire la loro al riguardo.

La nostra programmazione urbanistica, se pure in itinere, è da ultimare. Dobbiamo comprendere già oggi come sarà Lecce nei prossimi dieci anni. Sarà allora che le iniziative imprenditoriali più disparate non ci metteranno in difficoltà, perché dovranno necessariamente sposarsi con un piano urbanistico già definito.

Se, oggi, il territorio dovesse dire sì all’università islamica – e per territorio intendo l’intera provincia, perché l’università non è di Lecce ma è del Salento – abbiamo considerato che esiste già un’area universitaria territoriale che trova spazio nella cittadella Ecotekne? Che questa potrebbe essere ampliata e potenziata, accogliendo il polo islamico come costola che avrebbe comunque ricadute positive a Lecce? Abbiamo valutato che l’ipotesi del deposito Tabacchi potrebbe appesantire un’area cittadina già gravata da altre problematiche?

Dunque, apriamo un dibattito più pertinente e lasciamo che la città e la provincia si esprimano. Le decisone calate dall’alto non portano mai a niente di buono. È per questo che Forza Italia ha deciso di impegnarsi su questo fronte, portando la questione nel coordinamento provinciale di sabato con l’obiettivo di promuovere il confronto e di individuare gli strumenti più opportuni per il coinvolgimento popolare”.

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