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Caroppo: “Università islamica” a Lecce: no a un proget-to che resta poco chiaro

Ancora nessuna risposta su chi c’è dietro, quale islam si insegnerebbe, quale linguaParte del suolo diverrebbe intangibile: a nessuno viene in mente di chiedere ai leccesi cosa pensano?

Leggo i resoconti della ennesima conferenza stampa e prendo atto che ancora una volta non si dice con chiarezza se ci siano e di chi siano i soldi (o i barili di petrolio) necessari per realizzare questa “università islamica”. Tuttavia questo è uno dei punti fondamentali e decisivi: non vogliamo i denari di stati, organizzazioni, enti caritatevolie singoli cittadini che sono tra i finanziatori e sostenitori o comunque in qualche modo legati ad ambienti del fondamentalismo islamico. Per questo vogliamo conoscere prima e con esattezza – come per qualunque investimento di questo genere – chi ci sia dietro. I vaghi e generici cenni che vengono ancora forniti sul punto sono assolutamente insufficienti.

Dagli stessi resoconti leggo che si vorrebbe insegnare “Teologia” e “Diritto”. Ma non si dice quale “teologia” e quale “diritto”. All’interno del complesso e variegato arcipelago islamico esiste un pluralismo di scuole giuridiche e teologiche da cui scaturiscono diverse interpretazioni di una stessa fattispecie: chi insegnerebbe e quale islam verrebbe insegnato nella erigenda università islamica? Quale interpretazione del Jihadverrebbe fornita? Forse quella dei tagliagole assiepati di là dal mare? I salentini vorrebbero saperlo in anticipo. Allo stesso modo, quale dirittoverrebbe insegnato, la sharia? E sotto quale prospettiva: come codice etico individuale o diritto vivente, positivo, cogente e dotato di forza coercitiva come ritengono i nigeriani di Boko Haram? Anche questo i salentini vorrebbero saperlo in anticipo. Ed anche sul punto è dirimente conoscere la provenienza dei denari e degli imam o ulema o professori che siano.

Non si dice ancora in che lingua si terrebbero gli insegnamenti e come si consentirebbe il controllo da parte delle autorità italiane.

Infine, leggo della previsione all’interno della “università islamica” di luoghi di culto e non posso non evidenziare che tanto trasformerebbe il terreno sul quale avviene il culto in un luogo sacro, in quanto tale intangibile e immodificabile in eterno. Perciò mi chiedo se non sia il caso, dopo che tutti i chiarimenti necessari siano stati realmente forniti, di chiedere ai cittadini salentini che cosa pensano sul punto.

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