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IL SINDACO PAOLO PERRONE REPLICA AL CONSIGLIERE REGIONALE SERGIO BLASI

“Dopo anni di silenzio, puntale arriva l’intervento di Sergio Blasi che parla di “Lecce città nel degrado e in stato di abbandono”, regalandoci fortunatamente una visione del tutto personale.

Se in questi giorni nelle strade del centro storico assistiamo allo “slalom della auto”, cito testualmente, è perché si sta provvedendo al rifacimento del basolato in via Rubichi e in via Leonardo Prato. Più che di stato di abbandono, Blasi dovrebbe parlare di incessante attività di recupero e di manutenzione dei tratti più belli del nostro centro storico, sempre vivo e in fermento. Senza dimenticare che ieri era domenica, e quindi il centro storico era accessibile solo ai residenti; i poverini avranno avuto pure il sacrosanto diritto di rientrare a casa propria.

Ovvio che, come da copione, si fa tanto rumore per nulla e si invoca una rivoluzione in modo del tutto strumentale per colmare le lacune di proposta politica da parte del centrosinistra.

Con un’apposita delibera, il Parco di Belloluogo sarà oggetto di interventi e di gestione da parte di privati; il bando è già stato pubblicato. In un periodo nel quale il governo nazionale di centrosinistra, così come Blasi, continua a tagliare fondi ai comuni, riteniamo che la collaborazione con i privati può essere il modo migliore per valorizzare i beni pubblici.

Per quanto riguarda la raccolta differenziata, Blasi dovrebbe considerare che siamo in una fase di avvio del nuovo sistema di raccolta e che, dopo tante vicissitudini giudiziarie non dipendenti dall’amministrazione comunale, con sforzi importanti siamo riusciti a evitare l’ingiusta Ecotassa; quella stessa Ecotassa che il governo Vendola ha introdotto con il voto di Sergio Blasi.

Nonostante il PD abbia sempre remato contro le sfide culturali di Lecce, esiste un cabina di regia multidisciplinare che ha valutato la bontà del progetto legato alla gestione dei fondi per Lecce capitale italiana della Cultura 2015. Questa cabina non è certo composta da amici politici di questa amministrazione. Il limite del consigliere e della sua compagine politica di appartenenza, purtroppo, è quello di ritenere la cultura appannaggio della sinistra.

E se una realtà cittadina come Lecce ha successo, vede aumentare gli arrivi dei turisti che qui soggiornano e vanno via contenti, non lamentandosi così come fa Blasi, comprendo che può non essere una cosa piacevole per chi guarda con occhi animati da faziosità e spirito di bastian contrario.

Non ricordiamo nulla delle battaglie a difesa di Lecce e del Salento nella precedente legislatura regionale del consigliere Sergio Blasi; ci auguriamo che in questi cinque anni egli saprà fare avvertire ai salentini la sua presenza a Bari. Ad oggi abbiamo soltanto ascoltato il suo piagnucolio per il fatto di non essere diventato assessore”.

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