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STATO DELL’ARTE E POLITICHE DI SVILUPPO DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO

INCONTRO IN RETTORATO CON I RAPPRESENTANTI POLITICI E DEGLI ENTI TERRITORIALI

IL RETTORE VINCENZO ZARA: «AUMENTARE L’ATTRATTIVITÀ DELL’ATENEO ASSIEME A QUELLA DEL TERRITORIO CONDIVIDERE LE POLITICHE DI SVILUPPO PER FERMARE L’EMORRAGIA DI ISCRITTI E SCONGIURARE IL TAGLIO AI SERVIZI»

«Un incontro con risvolti positivi, in cui è emersa la volontà, da parte della politica universitaria, di agire in sinergia con la “politica” nazionale, regionale, provinciale e comunale, con l’obiettivo di promuovere azioni positive per lo sviluppo del territorio e per la crescita del capitale umano e l’innovazione socio-economica e socio-culturale». Il Rettore dell’Università del Salento Vincenzo Zara commenta così gli esiti dell’incontro che stamane si è tenuto con i rappresentanti politici e degli enti territoriali: «Un incontro in cui si è ragionato sulle specifiche responsabilità, competenze e potenzialità», continua Zara, «superando gli steccati ideologici».

Nel corso dell’incontro, hanno preso la parola la sottosegretaria al Lavoro Teresa Bellanova, l’europarlamentare Paolo De Castro, i parlamentari Rocco Palese, Federico Massa e Salvatore Capone, il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, l’assessore regionale Sebastiano Leo, gli assessori comunali Alessandro Delli Noci (Lecce) e Vincenzo Toma (Monteroni).

«Le scelte che vengono assunte dagli organi di governo dell’Università, e che spaziano dall’offerta formativa alla ricerca scientifica fino alle attività di terza missione, hanno certamente un impatto sul territorio. È opportuno che le forze politiche siano informate delle decisioni assunte dai vertici dell’Università e concorrano, entro i campi di rispettiva competenza, al raggiungimento di un grande obiettivo comune: lo sviluppo del territorio. Lo ribadiamo anche in considerazione dell’attuale situazione economico-finanziaria del nostro Ateneo, che vede i finanziamenti dipendere in maniera sempre più accentuata dal numero e dal tipo di studenti iscritti, ed è per questo ancora più stringente la necessità di una forte collaborazione con gli attori istituzionali territoriali. Il numero degli iscritti può crescere, infatti, sia in seguito all’adozione di politiche interne all’Università, che garantiscano una qualità della didattica tale da rendere attrattiva la sede, ma dipende anche dalla quantità e qualità dei servizi offerti agli studenti. Su quest’ultimo aspetto, il ruolo svolto dagli enti territoriali può e deve essere importante. Per il prossimo anno, prevediamo un taglio di circa due milioni di euro sul bilancio derivante dalle minori entrate (FFO e contributi studenti), e tutto ciò determinerà tagli corrispondenti sulle spese. L’impegno, da parte mia, sarà quello di limitare al massimo i tagli che riguardano i servizi agli studenti», conclude Zara, «in modo da non penalizzare ulteriormente la nostra attrattività. È parimenti necessario che accanto agli sforzi compiuti al nostro interno vengono assunti impegni precisi da parte di chi ha responsabilità politiche, anche con l’identificazione di possibili canali finanziari, legislativi e amministrativi, mediante i quali si possa affrontare in modo adeguato questa situazione di criticità. Gli esiti dell’incontro odierno fanno ben sperare in quanto, al di là delle specifiche appartenenze politiche e delle diverse “ricette” proposte, oggi si è respirata un’aria diversa e costruttiva, orientata alla volontà di preservare e incentivare la nostra Università».

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