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Gian Antonio Stella a Poggiardo per la rassegna Acqua della Puglia.

Quarto appuntamento stagionale della rassegna “Acqua della Puglia” il 28 luglio a Poggiardo con Gian Antonio Stella, noto editorialista del Corriere della Sera e autore di diversi best seller come L’orda, La casta e Se muore il Sud, questi ultimi scritti a quattro mani con il collega del Corsera Sergio Rizzo.

A Poggiardo Stella, alle ore 21.00 sul sagrato della Chiesa della Trasfigurazione in piazza Giovanni Paolo II, presenterà “Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli”, viaggio tragicomico nell’arcipelago della burocrazia dall’antica Roma alle follie legislative di oggi. Il racconto vero ma grottesco di un Paese stretto tra commi, articoli e azzeccagarbugli che ogni giorno rendono più complicata la vita degli italiani.

La rassegna Acqua della Puglia, coordinata da Cettina Fazio Bonina, è il tour in terra pugliese di Libri d’Acqua che si propone di far viaggiare autori e libri in giro per il nostro pianeta, per incrociare i contenuti del mondo letterario provenienti dalla loro unione, nella consapevolezza che i libri rendono l’uomo migliore e diventano un accesso a tutti i popoli.

L’incontro, organizzato dal Comune di Poggiardo/Assessorato alla Cultura, sarà introdotto da Cettina Fazio Bonina, e sarà presentato da Attilio Romita, giornalista RAI. Parteciperanno inoltre Vera Slepoj, nota psicoterapeuta e Presidente di Libri d’Acqua, Giuseppe Colafati, Sindaco di Poggiardo, Antonella Pappadà, Assessore alla Cultura del Comune di Poggiardo.

L’acqua è stato elemento fondamentale nella storia dell’umanità, luogo di conoscenza, cambiamento, legami con la diversità e può tornare ad essere il luogo di trasformazione di una nuova civiltà, ora ancorata drammaticamente a nazionalismi e fondamentalismi radicali. L’incontro tra scrittori con linguaggi e contenuti differenti, modalità espressive diverse, possono diventare l’unico e autentico livello di cambiamento, per ridurre le distanze culturali e di genere.

L’India ieri, dal Gange al Brahmaputra, l’isola di Pantelleria e la Puglia oggi, fanno capire che nel successo di questa impresa c’è la voglia di un incontro mentale finalizzato alla conoscenza e al movimento delle idee. I poeti dell’Assam, quelli dell’Albania, di Calcutta, della Francia o dell’Inghilterra fino a quelli futuri dell’Argentina, della Bolivia e del Paraguay, fanno capire che anche la scrittura, pur nelle diversità contenutistiche, ha come fine la creatività, la libertà e la capacità espressiva del pensiero. Questo è l’obiettivo di Libri di Acqua, un lavoro che parte dall’uso della storia, di quella memoria che solo l’acqua ha, con la speranza che goccia dopo goccia frantumi ed eroda le rigidità sociali ed economiche oggi in atto. “Libri di Acqua” è anche un simbolo, un viaggio che dà la possibilità di avere contatti tra mondi diversi che possono migliorare, trasformare e cambiare i grandi temi che affliggono e limitano le trasformazioni di tutte le civiltà.

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