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I “Persiani” di Eschilo alla Chiesa dei Diavoli di Tricase

Appuntamento il 29 luglio alle ore 21 con l’evento conclusivo della scuola di teatro “MaldEstro” curata da Alibi Artisti liberi indipendenti, che porterà in scena una delle principali opere del drammaturgo greco antico. Si tratta di una tragedia rappresentata ad Atene, – secondo le fonti storiche -, per la prima volta nel 472 a.C., “in assoluto la più antica opera teatrale che ci sia pervenuta”. L’opera è ambientata a Susa, la residenza del re di Persia, dove Atossa, madre del regnante Serse, ed i dignitari di corte attendono con ansia l’esito della battaglia di Salamina (480 a.C.).
La Scuola di Teatro di Alibi ha lavorato sul tema dello straniero, in questa specifica accezione: “Noi accogliamo stranieri nella nostra terra che però, in ogni suo dove, è permeata da quella cultura economica che, visualizzandoci non più come individui, ma come semplici titolari di interessi, ci rende stranieri a noi stessi, ponendoci in una condizione non dissimile dalla condizione dello straniero che ospitiamo – scrive il professor Umberto Galimberti ne “I miti del nostro tempo”. Il processo di globalizzazione renderà questo scenario universale. I confini si faranno incerti, le identità deboli e imprecise, e l’incontro ravvicinato con la differenza sarà affare di ogni giorno, sia nei rapporti con l’altro, sia nei rapporti con quell’altro che ciascuno di noi è diventato per se stesso”.

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