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FULVIO PALESE RACCONTA A RACALE IL SUO NUOVO ALBUM “Alétheia”

Il 19 Gennaio alle 18.30 a Staisinergico l’intervista del filosofo e scrittore Mario Carparelli

Per la prima volta a Racale, la sua città natale, il musicista Fulvio Palese racconterà il suo recente lavoro discografico “Alétheia”.

Il 19 Gennaio alle 18.30, nella sede di Staisinergico, i suoi concittadini che da anni ne seguono le vicende artistiche nazionali e internazionali, potranno assistere al dialogo tra Fulvio Palese e Mario Carparelli, filosofo e scrittore salentino.

Staisinergico, l’associazione che ha realizzato il coworking di Palazzo D’Ippolito ed è impegnata nella valorizzazione dei talenti e delle competenze del territorio, apre le porte a una serata di dialogo e confronto sulla musica e sulle professioni della musica.

«L’esperienza del disco precedente ha rafforzato in me l’idea che è necessario essere sinceri col proprio pubblico, nel senso che non c’è cosa migliore che proporre la propria musica senza fare calcoli preventivi e tenendosi fuori dalle mode del momento. Questo presupposto negli ultimi anni mi ha portato bene, ho deciso di insistere», cosi Fulvio Palese racconta l’ideazione del suo album. Le registrazioni dell’ultimo disco del musicista racalino hanno visto la partecipazione di diversi artisti, come Carolina Bubbico. Il disco è stato pubblicato dalla prestigiosa etichetta AlfaMusic ed è ai vertici delle classifiche iTunes e nelle Top 10 di preferenza di diverse trasmissioni radiofoniche specializzate (Jazzespresso, Jazz in Family ed altre).

 

Il titolo è ispirato all’antica Grecia e lascia trasparire la formazione filosofica di Fulvio Palese. Per gli antichi greci, infatti, il termine alétheia significava verità, ma non nell’accezione che gli attribuiamo oggi, bensì nel senso di qualcosa di mitico che è a fondamento di ogni tradizione. Da qui il suo significato di svelamento, rivelazione.

La motivazione di fondo di questa Alétheia di Fulvio Palese è da rilevarsi nell’incontro con Piero Vincenti, Francesco Pennetta e Paolo Romano. Un progetto voluto e condotto insieme fin dall’inizio. Tra gli artisti che hanno collaborato al successo del jazzista ci sono Carolina Bubbico, che ha offerto la sua personale interpretazione di “Guarda che luna”, unico brano non originale del disco, appositamente riarrangiato. Altri ospiti presenti sono Lucia Ianniello, flicorno nel brano “Mandelina”, il chitarrista Marco Ancona, Carlo Marzo alle percussioni, Francesco Leone e Alessandro Dell’Anna rispettivamente trombone e tromba nel brano “Cuba blues”. Gli arrangiamenti sono di Fulvio Palese in collaborazione con Piero Vincenti. Arianna Greco con la sua pittura enoica è l’autrice dell’immagine di copertina (vino su tela dal titolo “Hybris”) nella quale ha reso bene il concetto di alètheia come svelamento.

Sono online da pochi giorni le immagini del backstage dell’album del jazzista. Il video è stato realizzato da Maurizio D’Anna, durante la registrazione del cd in studio e in occasione di alcuni live della band Fulvio Palese special quartet (https://www.youtube.com/watch? v=MPyhoBhutBY).

Appuntamento a Racale quindi, al primo piano di Palazzo D’Ippolito in via Immacolata.

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