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Pietrangelo Buttafuoco a Incontri d’Autore con “I baci sono definitivi”

Pietrangelo Buttafuoco, giornalista, scrive su Il foglio, Repubblica e Il Sole 24 ore, e scrittore di numerosi saggi e romanzi di successo, sarà il protagonista di un minitour di presentazioni del suo ultimo libro “I baci sono definitivi”, che aprirà venerdì 13 aprile, alle ore 20.30, a Vignacastrisi presso la Biblioteca “Maria Paiano” nell’ambito della rassegna Incontri d’Autore, per poi proseguire sabato 14 a Presicce nel Palazzo Ducale e domenica 15, alle ore 18.30, a San Cesario nella Sala Consiliare in piazza Garibaldi.

Quella di Pietrangelo Buttafuoco, pensatore, come preferisce essere definito, più che intellettuale, tra i più raffinati e lucidi, è senza dubbio un’idea originale; raccogliere in un solo libro tutte quelle vite che ad ognuno di noi può capitare di incontrare per sbaglio e sul quale anche solo per un attimo concentriamo la nostra attenzione. A chi di noi non è mai capitato di incrociare lo sguardo di qualcuno e chiederci chi sia, quale sia il suo nome, come sia la sua vita?

Per un anno intero, Buttafuoco ha viaggiato ogni giorno come pendolare e nel silenzio del viaggio ha rubato le storie dei viaggiatori come lui; in metropolitana, in autobus, in autostrada, a Roma o all’estero vengono ambientate queste piccole storie vissute ad ogni ora del giorno da persone che per qualche ragione hanno colpito il suo interesse e che, non sapendo il loro nome, lui rinomina come gli viene in mente con i nome dei grandi personaggi storici, dei protagonisti delle più belle storie d’amore, delle più immense canzoni, persino, dei grandi simboli dalla mitologia mondiale, tingendo qualcosa di profondamente comune con una grande sfumatura di magia.

I viaggiatori di Pietrangelo Buttafuoco sono quegli uomini e quelle donne che si osservano e si desiderano in un treno; però non si scambiano un indirizzo, un numero telefonico; quindi non s’incontreranno più. 
Nella nostra condizione – afferma l’autore – di singoli atomi, proiettati nella vita quotidiana, nel camminare nell’andare ognuno al proprio posto di lavoro e nel farsi carico di tutta una giornata, quello che ti porti dietro, e che magari hai lasciato nel cuscino coi sogni, è ciò che poi ti porta a smuovere da dentro il sentimento del cercare. Per trovare gli altri. Quindi il passaggio fondamentale, che poi è quello che mi ha acceso l’idea del libro è il seguente: a) È molto più importante guardare che essere guardati. b) È molto più importante amare che essere amati.”

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