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NARDÒ “ABBRACCIA” ERCOLE PIGNATELLI

Visita in città dell’artista, che donerà al Comune alcune sue opere

Ha visitato il Museo della Città e del Territorio al Castello Acquaviva Personè, che ha una sala intitolata a lui e dedicata all’arte contemporanea (con diverse sue opere), e ha ricevuto l’abbraccio sincero e affettuoso di Nardò. Così Ettore Pignatelli, lo scorso sabato, ha ripreso contatto con una città alla quale è molto legato e che ama la sua figura di artista vulcanico e sublime. La sua famiglia, peraltro, è originaria proprio di Nardò e lui da molti anni ha una casa di proprietà nei dintorni della Torre di Uluzzo. Una rappresentanza nutrita di assessori e consiglieri comunali ha accompagnato Pignatelli e la moglie Gabriella Faliva nel sopralluogo conoscitivo al Museo, ponendo le basi per un proficuo rapporto di collaborazione con l’artista. Innanzitutto, Pignatelli ha preannunciato che è sua intenzione donare al Comune di Nardò e alla comunità neretina una serie di opere pittoriche, in segno di gratitudine per la sensibilità “dimostrata finalmente da questa amministrazione – ha detto ai presenti – contrariamente a quanto avvenuto in passato e ai tanti tentativi di collaborazione caduti nel vuoto”. Gli amministratori, dal canto loro, gli hanno preannunciato la volontà di conferirgli la cittadinanza onoraria, proprio per suggellare questo rapporto intenso e molto antico tra lui e Nardò. Altri progetti che ruotano attorno all’arte di Pignatelli saranno meglio dettagliati nel corso dei prossimi mesi, ma è volontà dell’artista quella di legare il suo nome e il suo lavoro alla città neretina. Prima di lasciare Nardò, ha voluto “firmare” un piccolo e straordinario disegno estemporaneo, che sembrerebbe porsi nella scia del celebre ciclo delle “Germinazioni”.

Promotore del riavvicinamento tra Pignatelli e Nardò il consigliere comunale Gianluca Fedele. “Pignatelli – dice – è un’artista straordinario e molto sensibile. C’è un legame sottile e nello stesso tempo molto forte con la nostra città che merita senza dubbio di essere coltivato, anche per una precisa volontà dello stesso Pignatelli. Siamo felicissimi peraltro di questa visita e del regalo alla città che vuole fare, cioè alcune sue opere che senza dubbio impreziosiranno quanto il Comune ha già reso fruibile attraverso il Museo della Città e del Territorio”.

Ercole Pignatelli è nato a Lecce nel 1935, ma giovanissimo (già negli anni Cinquanta) ha deciso di trasferirsi a Milano per intrecciare le sue prime esperienze pittoriche con lo scenario artistico internazionale. Qui ha conosciuto e frequentato maestri come De Chirico, Guidi, Fontana e Kline, che lo hanno gradualmente avvicinato alla dimensione di pittore sensibile, ricercatore di verità profonde, di contenuti simbolici e di ricchezze cromatiche, molto poetiche ma non romantiche. Conosciuto e apprezzato dalla critica nazionale e internazionale, oggi Pignatelli rappresenta un importante esponente della figurazione italiana. I soggetti prediletti sono i paesaggi e negli ultimi decenni le oasi, i basamenti, i potenti, gli acrobati e il Salento, sempre molto caro all’artista. La sua pittura ha raggiunto livelli performativi straordinari e un episodio importante è la sua performance sulle “Germinazioni” sulle pareti della nuova sede della Regione Lombardia a Milano.

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