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“IL TEMPIO DELLE FOLE”

La tragedia di Sofocle, con imponenti e visionarie messinscena: è la sfida culturale della cooperativa salentina “Costruzioni teatrali – Poieofolà”. Nuove visioni al pubblico e un’alternativa alla frenetica movida dell’estate salentina” dice il giovane regista Roberto Treglia.

Domani e sabato torna in scena “Edipo Re”, venerdì e domenica “Antigone”. È SOFOCLE il protagonista della stagione di dramma antico e teatro di letteratura IL TEMPIO DELLE FOLE 2018, in programma dallo scorso 28 aprile al 20 maggio nel Palazzo Baronale di Collepasso, con spettacoli nei week end alle ore 20.30. Parte da qui la sfida culturale della neonata cooperativa salentina Costruzioni Teatrali “Poieofolà”, che ha deciso di accendere i riflettori sulla tragedia greca, attraverso imponenti allestimenti, messinscena di forte impatto, grande importanza alla progettazione e realizzazione di scene, costumi e trucco, tempi scanditi da una colonna sonora originale perfettamente disegnata per amplificare le emozioni del pubblico.

Entrambe le celebri tragedie vengono attualizzate mantenendo la classicità, con l’inserimento della recitazione in metrica greca, in distici elegiaci e trimetri giambici, sui testi tradotti e adattati in italiano da Treglia, direttore artistico della cooperativa e regista degli spettacoli, che propone una chiave di lettura inconsueta e un allestimento “visionario”. E’ lui, tra l’altro, ad interpretare Edipo, mentre veste i panni di Antigone, nell’omonima rappresentazione, l’attrice romana, di origini salentine, Francesca Trianni. Interprete d’eccezione è poi la cantante salentina Cinzia Corrado, che veste il tormento e la perversione della Sfinge, il famelico mostro mezzo donna e mezzo leone, che con il suo canto malato molesta il popolo di Tebe. Il resto del cast è formato da artisti di tutte le età, provenienti da tutta Italia, di cui molti pugliesi. Tra gli interpreti anche due bambine salentine di 6 e 8 anni.

Gli “eroi” di EDIPO RE e ANTIGONE incarnano appieno il molteplice aspetto della natura umana e della grandezza spirituale confrontandosi con l’inevitabile equilibrio di ordine cosmico esercitato dalla legge del fato secondo il principio del -μηδν γαν-, mai eccedere. Frutto del pensiero antropologico di un unico autore, imbastite dal filo conduttore di un’unica regia, quella del giovane salentino Roberto Treglia, seguono una successione temporale narrativa ben concatenata durante la quale lo spettatore, come se si affacciasse sull’azione da una finestra preferenziale, può vivere le vicende tragiche di una stirpe, passando prima dal padre e poi dalla figlia.

Attualizzare ritornando alle origini. Sul palco il sapore metallico del sangue, suoni sinistri di un querulo canto di mostri mitologici, colori scuri e un’atmosfera tetra e insana (equalizzando il tutto per la salvaguardia del pudore, al limite della decenza!). L’azione dei personaggi in un ambiente in continua trasformazione e la recitazione frammista al canto e alla danza.

La rassegna rientra nel calendario di eventi promossi attraverso il circuito dell’associazione nazionale BORGHI AUTENTICI D’ITALIA di cui fa parte il comune di Collepasso.

Tutti i dettagli sul sito www.poieofola.it

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