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“Made in Carcere” per la festa della mamma si trasforma in MAD(R)E IN CARCERE

30.000 presine realizzate dalle detenute del carcere di Trani e Lecce per le clienti dei supermercati Dok

Un progetto di responsabilità sociale sostenuto dal Gruppo Megamark con un contributo di oltre 30.000 euro

Al termine della conferenza sono stati presentati e degustati i biscotti “Scappatelle” un’altra iniziativa resa possibile grazie anche al supporto di Megamark

È stata presentata oggi, nel carcere femminile di Trani in Piazza Plebiscito, ‘Mad(r)e in carcere’, l’iniziativa promossa da “Made in Carcere” per celebrare la “Festa della mamma”. Per l’occasione sono state realizzate 30.000 presine con un nuovo modello di “presa” più comodo e pratico. Guidato dalla filosofia della seconda chance, il progetto si propone di dare una seconda vita a tessuti riciclati e un’altra possibilità alle donne detenute che nel carcere imparano un mestiere.

«Da circa 10 anni lavoriamo nelle carceri per creare un modello di impresa sociale – ha detto Luciana Delle Donne fondatrice di Made in Carcere – cercando di coniugare le esigenze della sicurezza di un istituto penitenziario con la risocializzazione dei detenuti. Giorni fa – ha continuato Luciana Delle Donne – Santi Consolo, Direttore Generale del DAP ha dichiarato: “Vogliamo un carcere aperto e utile, dove il lavoro sia l’arma di riscatto” ed è proprio questo lo spirito delle nostre iniziative, creare competenze per poter offrire una nuova vita alle persone in stato di detenzione e prepararle all’uscita da questo specifico periodo».

Il progetto ha coinvolto circa 20 detenute del carcere di Lecce e di Trani; l’obiettivo era dare loro un’opportunità per ricostruire la propria identità ed essere pronte a tornare alla vita fuori dopo un breve periodo di detenzione. A queste donne è stato insegnato un mestiere per non reiterare la pena, per potersi reimpiegare una volta fuori dal carcere e trasformarsi da costo per la collettività a risorsa produttiva.

Fondamentale il ruolo del Gruppo Megamark che ha sostenuto il progetto con un contributo di oltre 30.000 euro; dall’ 11 al 20 maggio sarà possibile acquistare le presine per la festa della mamma in tutti i supermercati Dok.

Ma il sostegno del Gruppo non si ferma alla festa della mamma; nei prossimi giorni, infatti, saranno in vendita nei Famila e gli Iperfamila altri manufatti griffati “made in carcere”.

«È sempre un piacere collaborare con Made in Carcere – ha detto Francesco Pomarico, Direttore Operativo del Gruppo Megamark –; nel 2010 abbiamo inaugurato il laboratorio sartoriale del carcere femminile di Trani e oggi siamo orgogliosi di sostenere i progetti che qui vengono realizzati. Le presine sono un ottimo spunto per ricordare a tutte le mamme che questo semplice prodotto è stato realizzato da altre mamme che in un momento particolare della loro vita, hanno perso la strada. Tutti i nostri clienti potranno contribuire a questa buona causa e il regalo avrà un doppio valore: uno sicuramente di cuore e l’altro utile».

Le presine Multitasca sono state realizzate utilizzando tessuti riciclati tra cui tovaglie e tovaglioli in un noto ristorante di Milano il “Pont de Ferr”. Maida Mercuri, titolare dell’attività milanese, ha definito il progetto una corretta iniziativa di recupero fatta da donne per le donne, dove il buon senso prevale e l’attenzione all’ambiente e al sociale convivono in un mondo che spesso rema controcorrente.

Anche Santo Versace, Presidente del marchio “Gianni Versace” e fondatore di “Alta Gamma” ha deciso di sostenere Made in Carcere «io e mia moglie – ha dichiarato Versace in un video – ci siamo innamorati del progetto e daremo una mano anche noi a questa squadra di donne che si impegnano per un futuro migliore».

Al temine della presentazione, ricca di emozioni e sorprese, sono stati offerti i biscotti “Scappatelle” un altro progetto della onlus Made in Carcere supportato anche dal Gruppo Megamark, attraverso la donazione di un forno e altre attrezzature utili per la realizzazione del laboratorio artigianale di pasticceria nel carcere minorile di Bari, dove questi biscotti vengono prodotti. Licia Granello, inviata speciale del quotidiano La Repubblica presente alla conferenza, ha esaltato il sapore di questi biscotti definendo le “Scappatelle” il biscotto simbolo della cultura alimentare contemporanea: buono, sano e etico.

L’incontro è stato moderato dalla giornalista del TGNorba Daniela Mazzacane e ha visto la partecipazione del nuovo Direttore del carcere Giuseppe Altomare, del sindaco di Trani dott. Amedeo Bottaro e del Direttore Generale Prap Provveditore regione Puglia e Basilicata, dott. Carmelo Cantone che ha concluso l’incontro. In conclusione, Luciana Delle Donne ha letto le parole di una ex detenuta da poco uscita dal carcere «Girarsi e far finta di non vedere è semplice, tendere la mano a chi vuole uscire dal buio della propria vita è difficile, ma riempie l’anima».

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