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DAI CONSORZI DI BONIFICA UNA NUOVA TASSA COLPO DA K.O. AL SETTORE AGRICOLO.

I proprietari di terreni agricoli stanno ricevendo dal Consorzio di Bonifica Ugento li Foggi e dal Consorzio di Bonifica dell’Arneo nuovi avvisi di pagamento per contributo di bonifica terreni (codice 630), e per contributo di manutenzione degli impianti di irrigazione (codice 648).
Questo potrebbe essere il definitivo colpo del k.o. ad un settore già messo in profonda crisi dalle tasse locali sia sui terreni agricoli che sui fabbricati e dalla lotta alla malattia degli olivi “xylella” con conseguenze irreparabili per la nostra economia. Al governo regionale chiediamo un immediato e definitivo intervento amministrativo in difesa del comparto agricolo in crisi profonda. La Presidenza provinciale UNSIC di Lecce, che già in passato si era opposta al pagamento del suddetto tributo, ha attivato presso le proprie sedi comunali e zonali il servizio a difesa dei cittadini per la presentazione del ricorso avverso i suddetti avvisi di pagamento con richiesta di annullamento, ritenendoli privi di fondamento e nulli in quanto privi dei necessari elementi di verifica. Non è possibile chiedere il pagamento di tributi consortili senza far conoscere nel dettaglio i servizi effettivamente resi e la loro concreta utilità. La giurisprudenza con diverse sentenze ha statuito che in tali avvisi, per giustificare la richiesta di pagamento del tributo, dovevano essere specificati gli interventi effettuati ed i relativi benefici subiti dagli immobili. E’ assurdo pensare che un cittadino debba pagare un contributo di bonifica del terreno dove non risulta essere stata effettuata alcuna bonifica oppure che debba pagare su un fabbricato il contributo consortile oltre al tributo comunale.
Dai Consorzi di bonifica e dai vari Enti Locali vogliamo sapere come mai, dopo dieci anni, si torna a chiedere il pagamento del tributo consortile? I Comuni erano stati informati di questa iniziativa?
Va comunque precisato che tali avvisi di pagamento sono stati recapitati per posta semplice, quindi non hanno un valore esecutivo. Nella assurda ipotesi che i Consorzi di bonifica decidano di ricorrere alle cartelle esattoriali, queste devono indicare con chiarezza le eventuali opere effettuate e quali
benefici sono stati apportati all’immobile da cui si è generata la spesa e non limitarsi a delle generiche indicazioni catastali. Tutti i Sindaci della provincia sono invitati a far sentire la loro voce in difesa dei
propri concittadini.I cittadini che intendono opporsi alle suddette richieste di pagamento dei Consorzi di Bonifica possono recarsi presso le sedi zonali o comunali UNSIC muniti del documento di identità valido, del codice fiscale e dell’avviso di pagamento ricevuto.

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