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Consegna dell’Area addestrativa Santa Rosa al Comune: verso la più grande area verde della città

È stato firmato oggi dal Comandante della Scuola di Cavalleria, Generale di Brigata Angelo Minelli, dal Sindaco di Lecce, Carlo Salvemini e dal Comandante del 15° Reparto Infrastrutture, Tenente Colonnello Guglielmo Capozza. il verbale di consegna dell’Area addestrativa “Santa Rosa” al Comune di Lecce da parte della Scuola di Cavalleria.

L’area, di proprietà comunale, era stata acquistata dal Comune di Lecce nel 1913 insieme al suolo su cui ora sorge la Caserma Pico, ed era stata concessa l’anno dopo all’Amministrazione Militare a titolo gratuito per l’utilizzo come piazza d’armi. Era il il 25 maggio del 1914 quando l’allora sindaco Egidio Aprile consegnava il fondo “Salvazione” in contrada Santa Rosa (come allora veniva identificata l’area) all’esercito, che nelle epoche successive l’ha utilizzata per l’addestramento e il mantenimento dell’efficienza operativa dei soldati e la preparazione sportiva degli atleti militari.

Con la firma di oggi il terreno torna nella disponibilità dei cittadini leccesi che, dopo piccoli interventi di manutenzione, torneranno ad avere libero accesso. L’area addestrativa “Santa Rosa”, che si estende per 58.530 metri quadri, sarà accorpata all’esistente Campo Montefusco, che ha una estensione di 53.200 metri quadri, con il risultato di andare a comporre la più estesa area verde della città: oltre 11 ettari di verde pubblico per le famiglie e gli sportivi

Il risultato odierno è frutto di una collaborazione virtuosa e proficua tra Istituzioni, che ha portato al raggiungimento di un obiettivo comune al servizio della collettività. L’8 marzo scorso, infatti il Comune di Lecce, ha avanzato una istanza tesa a rientrare in possesso del citato bene incontrando, in successiva corrispondenza, le valutazioni favorevoli dell’ente utilizzatore, la Scuola di Cavalleria, e del 15° Reparto Infrastrutture, seguite da quelle del Comando Forze Operative Sud di Napoli e dello Stato Maggiore dell’Esercito – Dipartimento infrastrutture, che ha autorizzato, infine, il 15° Reparto Infrastrutture ad avviare la procedura di restituzione del bene. Coinvolta nel procedimento per la riconsegna anche l’Agenzia del Demanio di Bari.

Un lavoro corale, terminato nelle scorse settimane, con l’obiettivo condiviso di essere al servizio dei cittadini per migliorare il loro benessere e rafforzare la piena condivisione di spazi e obiettivi che il Comune e la Scuola di Cavalleria da sempre perseguono nella città di Lecce.

La giornata di oggi va nella direzione dell’intesa che c’è tra la forza armata e la municipalità a cui si è affiancata da subito una intesa con il sindaco Salvemini su principi come lo sport, il fair play, la lealtà, il gioco di squadra – ha dichiarato il Comandante della Scuola di Cavalleria, Generale di Brigata Angelo Minelli  Principi che sono alla base della mentalità e dell’essere militare e che per noi danno valore e significato a questo atto. L’area che stiamo restituendo al Comune di Lecce è stata propriamente utilizzata in passato per esigenze concrete, che oggi, essendosi spostate altrove, ci consentono di restituire alla collettività leccese questo bel campo che resata comunque nelle disponibilità di noi militari come cittadini”.

È stata una intesa tra istituzioni al servizio della città partita dalla premessa condivisa di mettere maggiormente a valore un’area che torna nella piena fruizione di tutti, compresi i tanti atleti militari che qui troveranno sempre le porte aperte – ha detto il sindaco Carlo Salvemini – Si apre adesso per noi una fase per noi sfidante,  appassionante e impegnativa:  immaginare questi 11 ettari come l’area verde più grande della città, con una destinazione multiuso che è quella che ormai si afferma nei grandi contenitori pubblici. Usi plurimi, quindi,  sportivi ma anche di benessere e svago per le famiglie, che vogliamo individuare anche attraverso strumenti di consultazione e partecipazione, perché esiste una grandissima vitalità in questo spazio, con tante persone che già lo vivono quotidianamente e che abbiamo l’interesse di ascoltare per definire un uso dell’area sportiva Motefusco funzionale ai bisogni reali della città. Lavoreremo in questa direzione. Intanto prima possibile incontrerò il presidente del Credito sportivo italiano per fare una prima valutazione”.

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