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A 10 anni dalla scomparsa di UCCIO ALOISI

Chi Ama la musica ama l’amore, 

Chi non ama la musica non ama se stesso. 

                                                            (Uccio Aloisi)

Dal 21 Ottobre 2010 sono passati già 10 anni, sono 3650 giorni che Uccio Aloisi fisicamente non è più tra noi. Uccio ci ha lasciati all’età di 82 anni, e a parte gli ultimi periodi con un po di acciacchi ha sempre vissuto tra casa, piazza, campagna e palchi. Tra i più apprezzati cantori della tradizione popolare salentina conosciuto in Italia e all’estero, Uccio Aloisi era l’ospite più importante della Notte della Taranta così come diceva il compianto direttore artistico del festival Sergio Torsello.

Fin da ragazzo ha cominciato a lavorare nei campi e successivamente ha svolto mille mestieri tutti legati alle attività della campagna. Queste esperienze lo hanno fortemente segnato conferendogli in maniera naturale lo stile di canto che gli era proprio, oltre che una particolare visione del mondo. Il personaggio di Uccio Aloisi apre verso spaccati straordinari sulla musica di tradizione salentina. La sua voce e la sua personalità ci proiettano dentro un mondo altro” vivo e reale. Una voce che ci racconta di un contesto sociale e naturale legato alla campagna e al suo duro lavoro. Riporta impressioni e ricordi che fanno parte di lui, del suo modo di sentire e di essere. Uccio possiede una voce fresca e dura, tagliente, urlata, gridata, scagliata con rabbia in faccia a chi ascolta, o in faccia agli alberi e al cielo. La conoscenza di Aloisi risale agli anni ’70 quando insieme al grande Bandello (anche lui di Cutrofiano) rappresentavano la “voce” di un’intera comunità. Bandello mite e pacato, con una voce tenorile brillantissima che detta i tempi e le regole del canto di tradizione introitato sin da bambino, proponendosi come punto di riferimento per il canto della tradizione. Aloisi straripante e spontaneo nell’eseguire i canti insieme a Bandello lo riempie di melismi controcanti e lo apre a emozioni senza orizzonte. Aloisi. Occhi penetranti e grandi mani adatte non solo a cavare l’argilla, ma anche fattrici di suoni ritmati e scanditi sul suo tamburello. I due compiono un lunghissimo tragitto insieme come “alberi di canto e di cultura” nell’immaginario collettivo della musica di tradizione salentina. Parlare e dire di uno significa dire e dissertare anche dell’altro. Complementari e geniali. Aloisi dopo la morte di Bandello (giugno 1998) si propone come la vera e propria “icona spettacolare” di riferimento della musica di tradizione.

Dal 1998 Uccio Aloisi rimase senza gruppo, perchè con la morte di U.Bandello il gruppo storico “Gli Ucci” concluse il suo percorso ed egli veniva accompagnato da vari musicisti che si “prestavano” per non lasciarlo da solo, e già dai primi mesi del 1999 Uccio veniva accompagnato da alcuni ragazzi di Cutrofiano (Andrea Stefanizzi, Andrea Chittano, Antonio Melegari, Marco Puccia, Stefano Calò) e poi dopo qualche anno nacque Uccio Aloisi Gruppu (con Domenico Riso, Antonio Calsolaro, Rocco Biasco, Gianluca Corvaglia). In seguito alla voce “eclettica” di Domenico Riso viene affiancata la voce “calda e morbida” di Gino Nuzzo i quali hanno accompagnato fino alla fine Uccio Aloisi. 

Oggi Uccio viene ricordato da quasi tutti i gruppi di musica popolare quando eseguono “Vorrei Volare, Lu Trainieri, Stornelli, Pizzica di Cutrofiano”, anche il Festival La Notte della Taranta nel 2011 dedicò l’intera edizione e il concertone di Melpignano ad Uccio Aloisi e proprio nel 2011 che nasce a Cutrofiano LI UCCI FESTIVAL ad un anno esatto dalla scomparsa di Uccio, la prima edizione si è svolta il 19,20,21,22 ottobre 2011. 

Oggi dopo 10 anni LI UCCI FESTIVAL continua il suo percorso, e l’intero staff organizzativo aveva pensato già da tempo a un “Evento Speciale post Li Ucci Festival” ma, come spiega il direttore artistico Antonio Melegari a causa dell’emergenza Covid-19 o non si faceva nulla o si trovava il modo “sobrio” per ricordarlo, Uccio sicuramente oggi avrebbe voluto una festa in campagna sua come spesso è successo, ma purtroppo questo non può essere fatto e lo ricorderemo con dei “gesti-simbolo” durante la giornata di Mercoledì 21 Ottobre 2020.

Alle ore 10:30 omaggio floreale a Uccio presso il cimitero comunale alla presenza del Sindaco di Cutrofiano Luigi Melissano, i Familiari di Uccio e alcuni membri dello staff de Li Ucci Festival

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