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A COSA SERVE L’ANTROPOLOGIA CULTURALE OGGI IN ITALIA?

Lezione magistrale di Tullio Seppilli, fondatore in Italia di quell’indirizzo di studio che va sotto il nome di “Antropologia medica”. Un’occasione di confronto con uno dei più autorevoli testimoni di una fondamentale stagione della ricerca antropologica in Italia.Venerdì 15 Novembre (ore 15.30 – ingresso gratuito) presso l’Aula Ferrari di Palazzo Codacci Pisanelli (nei pressi di Porta Napoli) a Lecce si terrà la Lezione Magistrale di Tullio Seppilli, dal titolo “A cosa serve l’Antropologia culturale oggi in Italia?”. L’iniziativa, promossa da Kurumuny, Istituto “Diego Carpitella, Università del Salento, Fondazione “La Notte della Taranta” e dal gruppo internazionale “Storia e memoria del Tarantismo”, è un’occasione di confronto con uno dei più autorevoli testimoni di una stagione della ricerca antropologica in Italia.

Tullio Seppilli, classe 1928, presidente della Fondazione ‘Angelo Celli’, già docente di Antropologia culturale nelle Università di Perugia e di Firenze, è il fondatore in Italia di quell’indirizzo di studio che va sotto il nome di “Antropologia medica”. La sua intensa attività di ricerca, che nei primi anni ’50 lo portò alla collaborazione con Ernesto de Martino e successivamente con importanti centri di ricerca europei, spazia dalla riflessione teorica, alla ricerca sul campo, alla metodologia della ricerca etnoantropologica, alle connessioni tra biologico e sociale.

Interverranno Andrea Carlino (docente di Storia della medicina presso l’Università di Ginevra), Eugenio Imbriani (docente di Antropologia culturale presso l’Università del Salento) e Raffaele Rauty (docente di Storia del pensiero sociologico e Individui, relazioni, interazioni sociali, presso l’Università di Salerno).

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