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Accessibilità delle scuole ai disabili in Puglia: solo il 30% delle scuole non ha barriere fisiche e il 14% ha facilitatori senso-percettivi

Luigi De Santis (presidente Giovani imprenditori ANCE Puglia): «Auspichiamo che tutte le forze politiche si impegnino per ridurre il gap che divide il Mezzogiorno dal resto d’Italia, ripensando e riprogettando le scuole partendo dalle esigenze dei ragazzi»

Secondo i dati ISTAT, nell’anno scolastico 2017 – 2018 solo il 30% delle scuole pugliesi era accessibile ai disabili dal punto di vista fisico-strutturale. Sebbene questo dato, in linea con quello nazionale del 32%, sia il migliore del Mezzogiorno (con la ‘maglia nera’ Campania e Molise con il 21,6% e 22,2%), il quadro peggiora se si considera la presenza di barriere senso-percettive. In Puglia, infatti, solo il 14% delle scuole dichiara di possedere facilitatori senso-percettivi per favorire, all’interno dell’edificio scolastico, l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi agli alunni con disabilità sensoriale. La situazione appare migliore in Molise e Basilicata, che superano il 17%, mentre le performance peggiori si registrano in Calabria (8,5%) e Campania (13%).

«La fotografia del mondo scolastico offerta dall’ISTAT è allarmante – commenta Luigi De Santis, vicepresidente nazionale dei Giovani imprenditori di ANCE oltre che presidente del Gruppo Giovani Puglia – soprattutto perché dimostra che l’Italia, e il Sud in particolare, fa fatica a rispettare l’articolo 34 della Costituzione italiana, in cui è sancito che la scuola deve essere aperta a tutti.  Siamo in presenza di un’emergenza alla quale occorre far fronte perché è inammissibile che, ancora oggi, le scuole presentino barriere architettoniche o non siano dotate di percorsi per non vedenti o ascensori. Purtroppo, anche su questa tematica emerge uno spaccato di un’Italia a due velocità; è auspicabile che tutte le forze politiche si impegnino per ridurre il gap che divide il Mezzogiorno dal resto d’Italia, ripensando e riprogettando le scuole partendo dalle esigenze dei ragazzi. Non è un caso che la maggior parte dei progetti partecipanti al concorso nazionale ‘Macroscuola’ promosso dal Gruppo Giovani dell’ANCE, rivolto alle scuole secondarie di primo grado d’Italia e vinto quest’anno proprio da una classe di Bari, proponevano scuole ideali intese come luoghi di socializzazione pensati anche per gli alunni diversamente abili».

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