18 Mag 2013
AQUILANE. UNA PERFORMANCE DI VOCI E VISIONI PER RACCONTARE UNA CITTÀ DISPERSA
Prima assoluta della performance di cine-teatro ispirata alle voci e alle visioni da una città dispersa, prodotta da Big Sur, Animammersa e OfficinaVisioni.
Lo spettacolo nasce dall’esperienza del film documentario “Ju tarramutu” del regista leccese Paolo Pisanelli
Un ponte tra Lecce e L’Aquila per raccontare attraverso uno sguardo al femminile la città più mistificata d’Italia. È “Aquilane – Voci e visioni da una città dispersa”, performance di cine-teatro il cui esordio nazionale è previsto per il 19 maggio 2013 nel Gran Teatro Parco delle Arti a Monticchio (AQ) alle ore 18.00 e 21.00 all’interno del cartellone della Società Aquilana dei Concerti B. Barattelli. Lo spettacolo prende corpo dall’esperienza de “Il terremoto delle donne”, presentata con successo al Teatro Petruzzelli di Bari nell’ambito di Frontiere 2011, già risultato dell’incontro tra lo spettacolo teatrale e musicale “Lettere dall’Aquila” prodotto nel 2009 da Animammersa, e il film “Ju tarramutu” diretto dal regista salentino Paolo Pisanelli e prodotto nel 2010 dalla cooperativa leccese Big Sur, OfficinaVisioni, PMI.
“Aquilane” è una performance di cose che accadono dentro e fuori uno schermo cinematografico abitato da ombre, voci e corpi di donne che vivono a L’Aquila. È un viaggio alla ricerca di una città e dei suoi abitanti dispersi tra il prefabbricato e il provvisorio, smarriti tra le impalcature della “messa in sicurezza” e le macerie ancora da rimuovere dopo quattro anni dal terremoto del 6 aprile 2009, sperduti nelle nuove periferie senza le fondamenta della loro storia. A guidare il tutto, un coro di donne aquilane, protagoniste forti e spesso silenziose della reazione umana e civile al terremoto. Aquilane che guardano intorno e dentro di sé, che provano diverse attitudini per far tacere il dolore e lo spaesamento, che producono parole e metafore come fossero mattoni per ricostruire sé stesse e la comunità, aquilane sempre in movimento che reagiscono per riconquistare la propensione al futuro. Aquilane ad occhi aperti e chiusi.
«Per noi – commenta il regista Paolo Pisanelli e socio della cooperativa Big Sur – filmare un territorio vuol dire anche curarlo. Il film diventa uno spazio da abitare per chi non ha casa o vive in territori inospitali, avvelenati. L’esperienza cinematografica è una miccia che innesca un rapporto complesso e intenso con le associazioni e con tutti quelli che volontariamente si prendono cura dei luoghi della città che si racconta. Con “Ju tarramutu”, questo rapporto non è finito con la realizzazione del documentario ma prosegue nel tempo perchè i filmaker si trasformano in sentinelle del territorio. Da questa esperienza, infatti, è nato “Aquilane. Voci e visioni da una città dispersa”, un’esperienza di cine-teatro nata in collaborazione con l’associazione “Animamersa” in cui si racconta dal punto di vista delle donne aquilane sulla città».
Credits
Ideazione: Paolo Pisanelli
Regia: Patrizia Bernardi, Paolo Pisanelli
Interpreti: Patrizia Bernardi, Antonella Cocciante, Romina Masi (danzatrice)
Coro disperso: Officina Futuro (Rita Cococcetta, Fabiana Costanzi, Alessia Moretti, Cicci Rossi, Carla Velletri)
Drammaturgia: Rita Biamonti
Musiche: Carlo Pelliccione
Musicisti: Carlo Pelliccione, Fabrizio De Melis
Sculture sonore: Antonio De Luca
Montaggio video: Matteo Gherardini
Cinematografia: Paolo Pisanelli
Contributi filmici: Luca Cococcetta, Paolo Alloggia, Andrea Kotliarsky
Assistente regia: Marco Cataldo
Autrici dei brani tratti da internet:
Tiziana Colaianni, Anna Pacifica Colasacco, Marianna De Lellis, Anna Guerrieri, Savina Dolores Massa, Luisa Nardecchia, Giusi Pitari
Autori del brano Domà: Artisti Uniti Per L’Aquila
Foto di scena : Simona Iovane
Comunicazione: Francesco Maggiore, Donatella Mecchia, Lara Esposito
Un ringraziamento a Oscar Iarussi,Anna Barile,Nicoletta Fornasini, Andrea Stucovitz
Animammersa è un laboratorio, una fucina di idee e di azioni creative che accompagnano le vicende aquilane, e vuole oggi raccontare a chi non può saperlo per non averlo vissuto, cosa vuol dire resistere in un posto di frontiera, far fronte ai disagi, ridisegnare nuovi scenari, guardare le cose sotto punti di vista completamente diversi, improvvisamente mutati. Animammersa è impegnata dal mese di maggio 2009, subito dopo il terremoto che ha devastato la città dell’Aquila, a raccogliere le testimonianze su ciò che il sisma ha causato e a portarle in scena, attraverso forme d’arte che spaziano dalla musica popolare al teatro, al cinema. Questa ricerca ha portato alla realizzazione dello spettacolo Lettere dall’Aquila, messo in scena in molte città italiane, alla performance La conta d’Aquila, il cortometraggio Memoriter che segue il filo rosso della fragilità ambientale e delle sue conseguenze nei 150 anni dell’unità d’Italia, l’azione di urban knitting Mettiamoci una pezza, un atto di amore e di provocazione fatto di lana che ha unito contributi arrivati da tutto il mondo ed infine Officina futuro, un’esperienza di scrittura collettiva con un gruppo di donne che immagina L’Aquila nel 2017. L’attenzione del gruppo è incentrata sugli aspetti sociali che stanno caratterizzando tutto il periodo post-sisma: una situazione in continuo movimento, che determina e scandisce come work in progress il lavoro di produzione del gruppo.
Big Sur è un laboratorio creativo dove si elaborano progetti di intervento sul territorio, un luogo sempre aperto all’incontro e allo scambio attraverso produzioni grafiche, fotografie, riviste, film-documentari, manufatti e produzioni di eventi culturali. Big Sur scrl dal 1998 ha realizzato campagne pubblicitarie, progetti grafici e di immagine coordinata, per enti, istituzioni, aziende, associazioni e ha ideato e prodotto importanti manifestazioni culturali. Tra le sue produzioni ArtB, Pe(n)sa differente e l’immagine coordinata de La Notte della Taranta, dei Cantieri Teatrali Koreja e del Festival del Cinema Europeo di Lecce Nel settore della produzione cinematografica ha prodotto circa venti film documentari premiati in Italia e all’estero, è una delle società più attive in Puglia e nel Sud Italia: ha collaborato alla realizzazione e prodotto documentari per importanti emittenti televisive europee tra cui Arte-ZDF, Canal Plus, Planète, Tele+, ORF2, Cult/SKY; RSI. Ha prodotto, tra gli altri, i film documentari Il sibilo lungo della taranta (Italia, 2006) e Ju tarramutu, regia di Paolo Pisanelli (Italia, 2010) in co-produzione con OfficinaVisioni e PMI. Attualmente è in fase di realizzazione Buongiorno Taranto, una produzione dal basso. Dal 2004 organizza “la Festa di Cinema del reale”, una festa internazionale di cinema e sguardi creativi che ha luogo a Specchia, nel Salento.
OfficinaVisioni nasce come raggruppamento informale nel 2009 e si costituisce come associazione culturale a Roma nel 2010. OfficinaVisioni promuove lo sviluppo del territorio con i mezzi della produzione culturale e dell’azione solidale orientata a scavalcare gli steccati politici e sociali a livello locale e internazionale. OfficinaVisioni ha lo scopo di promuovere la ricerca creativa e valorizzare il patrimonio cinematografico e audiovisivo nazionale ed estero, svolgere attività di ricerca e sperimentazione nel campo della comunicazione multimediale. Ha ideato e realizzato in collaborazione con Big Sur e Archivio Cinema del reale: La festa di Cinema del reale (Salento, edizioni 2009-2012), Musikì (Salento, edizioni 2009 – 2010), Finis Terrae – Visioni del Sud (Vienna 2010), il seminario “Filmare la musica e il territorio” (Salento, 2009-2010), il seminario “Filmare il territorio” (Carbonia, 2010), la rassegna cinematografica “Cecilia Mangini _ Visioni e passioni (Paris e Barcelona 2011). Ha prodotto il film documentario Ju tarramutu, regia di Paolo Pisanelli (Italia, 2010) in co-produzione con Big Sur e PMI, il documentario Treballant (Lavorando, Italia 2012) per il Comune di Alghero. Attualmente è in fase di realizzazione Buongiorno Taranto, una produzione dal basso. Ha ideato e curato le fasi di progettazione di RadioUèB! La radio in pillole in collaborazione con il Centro Diurno via Montesanto – ASL Roma E, che ha iniziato la sua attività nel 2011.