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ARTROSI: LA MALATTIA CRONICA PIU’ DIFFUSA IN PUGLIA

Quali i rimedi: terapia infiltrativa o protesi? Testimonial del Convegno: Kurt Diemberger
Sabato 7 Luglio 2018 presso le Terme di Santa Cesarea
Il convegno “Terapie Infiltrative o Protesi nelle Artrosi distrettuali?”, promosso da Medinforma in
collaborazione con SIMG e il patrocinio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Lecce, il 7 Luglio
riunirà alle Terme di Santa Cesarea specialisti delle più importanti strutture sanitarie italiane. Al centro dei
lavori l’artrosi, fra le malattie croniche più frequenti nella popolazione italiana e principale causa di
disabilità dell’anziano in Puglia.
Lecce – Quella italiana è una popolazione che invecchia, in cui le patologie croniche sono sempre più
diffuse. Tra queste l’artrosi, fra le malattie croniche più frequenti nella popolazione e principale causa di
disabilità dell’anziano. Secondo i dati ISTAT trasmessi dall’Ufficio Statistiche della Regione Puglia, la
malattia cronica più diffusa in Puglia è l’artrosi-artrite (179,6 ogni 1.000 residenti).
In Italia sono colpiti oltre 5.000.000 di cittadini con proiezioni che indicano una crescita esponenziale della
malattia nei prossimi anni e della spesa socio-sanitaria. Di conseguenza, saranno in crescita un numero già
altissimo di protesi impiantate: l’Italia difatti si attesta tra i primi paesi in Europa con oltre 200 mila
interventi l’anno.
Quali le terapie più sicure e i rimedi più efficaci per i pazienti? Se da un lato la sostituzione dell’articolazione
con una protesi parziale o totale può essere la soluzione ad una limitazione funzionale grave e invalidante,
la possibilità di trattare efficacemente la sintomatologia dolorosa mediante adeguate terapie
farmacologiche e/o fisioterapiche coadiuvate da infiltrazioni articolari potrebbe permettere un minor
ricorso alla chirurgia protesica, contribuendo a contenere i notevoli costi sopportati dal SSN.
Oggi, oltre al noto e pur valido acido ialuronico, vengono proposte innovative infiltrazioni anche con gel
piastrinico e cellule staminali prelevate dal tessuto adiposo del paziente stesso.
“Le articolazioni sono delle cerniere che con il tempo vanno incontro ad una fisiologica usura e, se utilizzate
poco o male, possono alterarsi. Per cui talora bisogna sostituirle per permettere lo svolgimento delle azioni
di vita quotidiana ed in alcuni casi anche una ripresa di attività fisiche e sportive. Un corretto stile di vita e
un tempestivo e adeguato trattamento permettono di ridurre le sofferenze e quindi i costi sanitari”, sostiene
Lucio Catamo, chirurgo ortopedico, coordinatore scientifico Medinforma e responsabile della UO di Villa
Torri Hospital di Bologna.“Mi sono sottoposto qualche anno fa – dichiara Erri De Luca – ad un intervento di protesi all’anca per una coxartosi. È una soluzione che consiglierei in quanto permette di migliorare
l’attività fisica con un recupero in tempo breve. In poche settimane potevo già camminare e il prossimo anno ho in programma una scalata in Nepal.” “Ho fatto qualche anno fa un intervento di protesi d’anca – dichiara Kurt Diemberger, il “Cineasta degli Ottomila”. Il Dr. Catamo ne ha consigliato una anche al ginocchio per una grave artrosi. Intanto mi faccio fare un’iniezione di acido ialuronico che rimette in sesto il mio ginocchio non più giovane.”L’appuntamento è il 7 Luglio 2018 alle ore 8.30 presso la Sala Convegni dell’Albergo Palazzo presso le
Terme di Santa Cesarea. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Santa Cesarea Pasquale Bleve e del Presidente delle Terme Rocco Bleve, porterà i saluti dell’Ordine dei Medici di Lecce il Presidente Donato De Giorgi.
Al convegno nazionale interverranno il segretario provinciale SIMG Antonio Metrucci, il segretario regionale
SIMG Emilia Romagna Donato Zocchi, i chirurghi ortopedici Maurizio Fontana (Faenza) Lucio Catamo
(Bologna) e Giuseppe Rollo (Lecce), la fisiatra Gianna Tondi (Lecce).

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