8 Gen 2015
ASSUNZIONI “CENTROSINISTRA SCANDALIZZATO PER UN CONCORSO REGOLARE A LECCE E SILENTE PER L’ALLEGRA STABILIZZAZIONE IN REGIONE”
Congedo punta l’indice contro il doppiopesismo del centrosinistra
Il vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi alla Regione Puglia Erio Congedo stigmatizza la reazione del centrosinistra leccese che ha attaccato la Giunta di Paolo Perrone per aver proceduto alle assunzioni di nove nuovi istruttori amministrativi-contabili, secondo la graduatoria dell’ultimo concorso.
“Ho letto parole scandalizzate del centrosinistra leccese – fa sapere – riguardo alle assunzioni che la Giunta comunale ha fatto di nove nuovi dipendenti a Palazzo Carafa. A volte credo davvero si parli solo per esistere, visto che si tratta di assunzioni pienamente legittime e regolari, che derivano dagli esiti e dalla graduatoria di un concorso che è in piedi da anni e per il quale sono stati rispettati tutti i crismi di legge. Una reazione incredibile che per l’ennesima volta scopre clamorosamente il doppiopesismo della Sinistra, a Lecce come a Bari, a Roma e sulla luna. Chissà perché lo stesso stupore e lo stesso sconvolgimento emotivo non siano stati provocati dalla legge sulle stabilizzazioni della Giunta regionale, figlia di un iter burocratico piuttosto allegro, senza una procedura di evidenza pubblica e senza altri crismi di legge e di rigorosità normativa. Tanto più che molti degli stabilizzati sono facilmente riconducibili all’area politica di appartenenza del centrosinistra e del presidente Vendola e a vario titolo hanno gravitato intorno a quell’area. Una manovra, peraltro, che rischia di aver illuso centinaia di giovani pugliesi e di averli sottoposti al pericolo di una beffa atroce, visto che la legge sulle stabilizzazioni è sotto la scure del Governo nazionale.
Per le assunzioni al Comune di Lecce, improvviso e perentorio, il senso delle regole e dell’opportunità politica (peraltro fuori luogo nel caso specifico) – rimarca Congedo – per le stabilizzazioni a Bari un silente fiancheggiamento, figlio di una delle caratteristiche meno virtuose della Sinistra italiana, sempre indulgente con se stessa e inflessibile con gli altri”.