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C’era una volta un Genio

Presentazione dell’Archivio Carmelo Bene a Più libri più liberi. La Nuvola, Roma Sala Nettuno

Il Polo biblio-museale di Lecce racconterà il fondo di abiti, documenti, libri e cimeli del Maestro nella “sua” Roma e per l’occasione presenterà la recente pubblicazione edita dal Consiglio regionale della Regione Puglia

Alla presenza di

Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce

Roberta Carlotto, giornalista

Goffredo Fofi, scrittore e giornalista

Salome Bene, figlia ed erede di Carmelo Bene

Brizia Minerva, storica dell’arte, Museo Castromediano, Lecce

Da alcuni mesi quello che era un sogno di valorizzazione di un patrimonio intellettuale e materiale imprescindibile è divenuto realtà. La Regione Puglia, il Polo biblio-museale di Lecce, il Teatro Pubblico Pugliese, la Soprintendenza archivistica e libraria di Puglia, la Provincia di Lecce e le eredi di Carmelo Bene, la figlia Salomè e la moglie Raffaella Baracchi, sono riusciti – insieme – a realizzare questa utopia: riunire in un unico luogo l’archivio del Maestro e renderlo fruibile alla collettività a Lecce, città in cui il Maestro si è formato e ha mosso i suoi primi passi in ambito intellettuale.

All’interno dell’Archivio Bene al Convitto Palmieri di Lecce, una grande libreria ospita la biblioteca personale del maestro; all’interno volumi rari di storia dell’arte, teatro, letteratura e storia, spesso accompagnati da postille redatte a mano dallo stesso Bene. Ci consentono di ricostruire una parte preponderante del suo immaginario, perché sono le fonti bibliografiche e iconografiche che l’hanno ispirato nel corso delle sue appassionate ricerche capaci di muoversi oltre gli steccati dei singoli ambiti, all’insegna di un itinerario plurale, che è quello che contrassegna la sua geniale operatività di drammaturgo, poeta, scrittore, regista e intellettuale a tutto tondo.

Ogni giorno questo luogo è vivo, visitato da scolaresche e cittadini, in un flusso costante che intende sollecitare la riflessione collettiva e immaginare un archivio come a uno spazio dinamico, in movimento, aperto alle sollecitazioni esterne di artisti e intellettuali.

Grandi poltrone, tavoli e sedie ci consentono di sostare nello spazio, suggerendoci la natura di questo luogo: teatro di osservazione e studio, contemplazione e bellezza, con grandi vetrate affacciate sul centro storico di Lecce, lo stesso teatro barocco a lungo osservato nelle scorribande adolescenziali da Bene. I due grandi angeli concepiti dall’artista – e suo compagno di strada – Gino Marotta per lo spettacolo di Carmelo Bene Hommelette for Hamlet del 1987, in attesa di restauro, sono installati all’interno dello spazio, a pochi metri di distanza dal grande polittico dell’artista contemporaneo Luigi Presicce Atto unico sulla morte in cinque compianti, realizzato alcuni anni fa in occasione di una performance – con gli abiti di scena di Bene – nella chiesa di San Francesco della Scarpa, sempre all’interno del Convitto Palmieri.

In occasione del talk nella kermesse romana Più libri più liberi sarà presentata la pubblicazione Archivio Carmelo Bene nata su iniziativa e a cura del Consiglio Regionale e de La Teca del Mediterraneo, in stretta collaborazione con i Poli biblio-museali della Regione Puglia e il Teatro Pubblico Pugliese.

Nelle pagine di Archivio Carmelo Bene troverete, oltre ai testi istituzionali di Michele Emiliano, Loredana Capone, i contributi di Luigi De Luca, Massimo Bray, Annalisa Rossi, Brizia Minerva, curatrice anche della pubblicazione con L. De Luca, Simone Giorgino e Antonio Venti dedicati alla genesi e ad alcune specificità di questo straordinario Fondo. E poi immagini, alcune molto rare, che riguardano l’Archivio e il Maestro.

Carmelo Bene

(Campi Salentina, 1 settembre 1937 – Roma, 16 marzo 2002)

Carmelo Bene nasce a Campi Salentina dove i genitori gestiscono un tabacchificio. È stato attore, drammaturgo, regista, scrittore e poeta. Trascorre l’infanzia e l’adolescenza tra i canti delle messe in cui fa il chierichetto e quelli delle tabacchine, palazzi barocchi e campetti di calcio, lezioni di musica impartite dalla zia e opere liriche. Diplomatosi al Liceo Palmieri, nel 1955 è a Roma e dopo una breve esperienza all’Accademia di Arte Drammatica, debutta nel 1959 come protagonista nel Caligola di Camus. Nel 1960 esce l’Ulisses di Joice, l’incontro letterario più importante della sua vita. Un breve tumultuoso periodo di erranza tra Firenze e Genova ed è di nuovo a Roma ad animare la scena underground romana con il Teatro Laboratorio e il Beat 72. Realizza cinque film vincendo con Nostra signora dei Turchi il Premio speciale della giuria a Venezia nel 1968. Tra il 1988 e il 1990 conduce a Venezia una Biennale Teatro senza pubblico e critica. Nel 1995 Opere raccoglie nei Classici Bompiani tutti i suoi lavori. In-Vulnerabilità di Achille, l’ultimo spettacolo, va in scena nel 2000. Muore a Roma il 16 marzo 2002.

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