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“CIAO MASCHIO”

Una doppia indagine statistica su oltre duemila giovani evidenzia differenze di comportamento tra i giovani del sud rispetto ai coetanei del nord.  Il professor Carlo Foresta: “Paragonando gli esiti all’identica ricerca fatta su Padova emerge anche che i giovani del sud assumono più droghe rispetto al Nord e una sessualità più disinibita per le donne”

IL CONVEGNO Il Convegno si svolgerà a Taranto il 1 ottobre dal titolo “CIAO MASCHIO” presso l’Auditorium Ospedale Santa Annunziata

Il progetto DIGIT – PRO svolto nel 2018 coordinato dal Prof Foresta ha concluso l’analisi dei risultati ottenuti nei ragazzi dai 18 ai 20 anni della Puglia. Il disagio giovanile si concretizza con l’abuso di pornografia on line, con l’utilizzo di droghe, soprattutto marjiuana, o con avventure sessuali non protette. Ma i trend sono diversi a seconda che si analizzi il Nord o il Sud Italia. È questo l’esito di una doppia ricerca effettuata dagli studiosi dell’Università di Padova, che prima hanno valutato i profili di 1.426 studenti veneti e poi quelli di 891 pugliesi nell’ambito del progetto di prevenzione andrologica DiGit-Pro promosso dalla Fondazione Foresta. Sono stati raccolti oltre duemila questionari anonimi tra gli studenti dell’ultimo anno delle scuole medie superiori che permettono di fotografare i comportamenti, le abitudini e le problematiche del giovane maschio evidenziando le differenze tra Nord e Sud. “Gli stili di vita sono per il sistema endocrino-riproduttivo dell’uomo fattori di rischio per l’infertilità e per il funzionamento endocrino del testicolo e per la sessualità”, spiega il professor Carlo Foresta. Nel dettaglio, queste sono alcune delle analisi prodotte dallo studio. I risultati della ricerca saranno presentati il 9 ottobre a Taranto in un Convegno dal titolo “CIAO MASCHIO”

AL SUD NON SI PARLA DI SESSO IN FAMIGLIA (MA SI FA PRIMA) La composizione familiare dei giovani della Puglia è più numerosa poiché solo il 12% dei ragazzi è figlio unico, mentre il 18% a Padova. In ogni caso il riferimento familiare per le informazioni sulla sessualità e sulle malattie del sistema endocrino-riproduttivo e sessuale a Lecce e Bari è ritenuto di poco rilievo (68,7% degli intervistati a Lecce e Bari contro 62,9% a Padova). In genere, i giovani della Puglia, rispetto ai coetanei veneti, considerano le istituzioni come la famiglia, gli insegnanti e i medici, di scarso riferimento per l’approccio a queste tematiche.

GIOVANI PIU’ ALTI AL NORD: CONSEGUENZA DELL’INQUINAMENTO? Continua a crescere il trend dell’altezza nei giovani del terzo millennio, tuttavia il confronto tra le popolazioni studiate mette in evidenza che i giovani maschi del nord rimangono due centimetri più alti rispetto a quelli pugliesi (179,4 contro 177,4 centimetri), mentre le ragazze sono di poco più alte rispetto a quelle di pugliesi (165 vs 164 cm). Questa osservazione è importante poiché potrebbe essere conseguenza di un più alto tasso di inquinamento ambientale nel nord, che interferendo soprattutto con l’attività degli ormoni maschili, può determinare proprio nel maschio un aumento della lunghezza degli arti e quindi dell’altezza generale. A tal proposito, il gruppo di ricerca ha dimostrato che nei giovani padovani si determina uno squilibrio tra la lunghezza del tronco e quella delle gambe, esprimendo in questi casi un ritardo nel blocco della crescita per la presenza di sostanze inquinanti che interferiscono con gli ormoni maschili.

I GIOVANI AL SUD FUMANO, BEVONO E SI DROGANO DI PIU’ Nei giovani pugliesi vi è una maggior abitudine al fumo di sigarette (43% contro 37%), che si riscontra in ugual misura tra maschi e femmine. Vi è un incremento del consumo di alcolici nel fine settimana, e un incremento di uso di sostanze stupefacenti, inoltre quasi la totalità degli intervistati dichiara di aver provato marjiuana o hashish. Gurdando i trend degli ultimi anni nei giovani  emerge che le ragazze pugliesi dichiarano non solo di assumere sostanze stupefacenti di gran lunga più frequentemente rispetto alle giovani ragazze padovane, ma addirittura più frequentemente degli stessi maschi pugliesi

INFORMAZIONI ALLA SESSUALITA’, PREVENZIONE E RAPPORTI PROTETTI

Internet è la fonte primaria di informazione sulle tematiche sessuali (circa 81,7% per il Nord, circa 78% per il Sud) e si è innalzata la percentuale di frequentazione quotidiana di siti pornografici che va dal 19% al Nord al 15% al Sud.

Nella sfera sessuale i giovani pugliesi hanno una maggior propensione ad avere atteggiamenti a rischio, infatti quasi il 50% dichiara di avere rapporti non protetti, rispetto al 35% dei coetanei di Padova. Questi atteggiamenti si riflettono anche nella scarsa attenzione alla contraccezione, e nel già frequente uso, sia al Nord che al Sud, della pillola del giorno dopo.

E’ fortemente incrementata la frequenza di coloro che giudicano non soddisfacente la propria sessualità. Le motivazioni delle più frequenti difficoltà erettive e l’assenza di desiderio sessuale possono avere diverse interpretazioni.

La forte incedenza delle problematiche legate alla riduzione del  desiderio (15%) possono essere il sintomo che può essere messo in relazionea un mancato controllo delle pulsioni,  tra i messaggi digitali e la realtà vissuta vissuta delle relazioni e dei rapporti con l’altro.

Per l’orientamento sessuale le percentuali di Nord e Sud si attestano tra il 4  e il 6 % con una incidenza importante dell’orientamento fluido che oggi è al 9% sia al Nord che al Sud.

AL SUD RAGAZZE PIU’ DISINIBITE  In Puglia l’indagine è stata ampliata andando ad analizzare alcuni comportamneti delle ragazze Tra gli intervistate pugliesi si rileva una elevata emancipazione del sesso femminile, gli atteggiamenti ormai disinvolti delle ragazze che non si distinguono da quelle dei coetanei maschi, come l’utilizzo di siti pornografici, è dichiarato nella grande maggioranza dei giovani, sino al 90%, e sia i maschi che le femmine utilizzano questa modalità per un autoerotismo che può diventare anche molto frequente (90% nei maschi, 43% nelle ragazze). Inoltre i trend sull’utilizzo di droghe, e in particolare la marijuana, non rilevano differenze tra uomini e donne.

Questi atteggiamenti possono creare un senso di inibizione, che può poi diventare patologia quando la sessualità multimediale prende il sopravvento.

Le ragazze attraverso i questionari dichiarano più partner rispetto ai colleghi maschi e un comportamento di sessualità fluida che si attesta oltre il 15%, di gran lunga superiore rispetto al maschio.

Esiste una differenza tra l’universo maschile e quello femminile e nella gestione della propria sessualità, del proprio corpo e delle sue problematiche connesse?

Risponde Foresta “Le ragazze vivono con disinvoltura nella fluidità del nostro presente, ma hanno una abitudine  consolidata nel rapporto con le problematiche di salute e corporee anche attraverso il rapporto con il ginecologo che viene tramandato dalle madri. Ai maschi in questo processo di trasformazione dei comportamenti  giovanili con una iperconnettività che supera la realtà, manca dialogo con le famiglie, i propri coetanei è alla ricerca di un punto di riferimento.  La mancanza del riferimento porta sempre più a problematiche relazionali, affettive che si riflettono evidenti nella sfera sessuale e nei comportamneti a rischio. Un maschio che lotta tra l’immagine stereotipata dell’uomo forte dominata ancora dal patriarcato e un giovane in balia della solitudine in una società che cambia, che vede l’universo femminile fortemente cambiato ed emancipato.

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