23 Lug 2021
Come accettare civilmente il green pass. La prospettiva con adolescenti
Una parola molto usata anche in questo periodo covid, è “libertà”. Talvolta non si considera che, accettando di far parte della comunità, la libertà è comunque soggetta alle regole che questa stessa comunità (con gli strumenti della democrazia) si dà. Ricordando che viviamo in una comunità di diritti e di doveri, dove questi ultimi vanno rispettati anche se non condivisi. Ovviamente ci sono tanti abusi e arroganze a cui (talvolta in teoria) porre rimedio.. ma il concetto è quello espresso.
In questa comunità oggi il nostro governo ha deciso l’uso del green pass *.
Luglio, agosto, vacanze, viaggi (piccoli, ma viaggi), tutti ci stiamo organizzando. In tanti lo facciamo con figli adolescenti (over 12 per cui è richiesto il green pass) ma questi ragazzi non sono vaccinati e, probabilmente, non lo saranno neanche quando riapriranno le scuole dove, al pari di altri luoghi pubblici la vaccinazione è necessaria.
In attesa che i nostri governanti e legislatori (che auspichiamo non vadano in vacanza!!) prendano atto di questa urgenza (scuola) e decidano immediati provvedimenti, che fanno questi adolescenti non vaccinati? Mia figlia 15enne dopo il 6 agosto (quando entra in vigore il green pass) potrà andare in pochi luoghi anche se il babbo ha già assunto due dosi… e a noi due interessa andar per musei.
Il giorno 8 agosto (prima ovviamente non è stato possibile) la figliola farà la prima dose, quindi in regola con la legge ma non con la massima possibile immunità. Io babbo, e presumbilmente anche lei figliola, non mi sentirò tranquillo entrando con lei in un museo. Ma civilmente, come membri di questa comunità, ne prenderemo atto e decideremo come e se assumerci questa responsabilità sanitaria individuale. Alternative provvisorie ce ne sono tante e, per il nostro dovere e diritto civico, posso supplire alla mancanza della seconda dose. Ne vale la pena.
* chissà perché non l’hanno chiamata “lasciapassare verde”…