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“Conosc-endo-ci, gruppo di ascolto attivo”

Lecce, c/o Centro Diagnostico Amalthea , V.le Marche 27   Mercoledì 28 gennaio ore 18.00 – 20.00

Da anni l’A.P.E. Onlus Associazione Progetto Endometriosi (www.apeonlus.com) – un gruppo di donne affette da endometriosi che si basa sul reciproco sostegno, conforto e aiuto –  è impegnata in un’importante campagna di sensibilizzazione sull’endometriosi, malattia cronica e dolorosa che affligge in Italia oltre 3 milioni di donne in età fertile e nel mondo circa 150 milioni.

Nell’ambito del suo progetto di sostegno e informazione alle donne, A.P.E Onlus ha organizzato per mercoledì 28 gennaio dalle 18.00 alle 20.00, presso il Centro Diagnostico Amalthea in V.le Marche 27 a Lecce, un incontro con psicologa dal titolo “Consc-endo-ci”.

Moderato dalla Dr.ssa Valeria Pace, l’incontro è il primo di un percorso profondo di conoscenza e consapevolezza della vita con la malattia, uno spazio unico per parlare delle proprie emozioni e dei propri vissuti attraverso il confronto col gruppo. Nel corso di questo primo appuntamento, attraverso l’utilizzo di tecniche esponenziali, si potrà lavorare sulla costruzione del gruppo e sulla condivisione delle prime esperienze. Reazione alla diagnosi, femminilità, vita di coppia, maternità, sono solo alcuni dei temi che si affronteranno durante i vari incontri.

Il gruppo di sostegno è a numero chiuso, pertanto l’iscrizione è obbligatoria inviando un email a: lecce@apeonlus.com.

A.P.E. ONLUS è un’associazione senza scopo di lucro che nasce nell’ottobre del 2005 su iniziativa di un gruppo di donne, con esperienza di endometriosi vissuta sulla propria pelle o con storie di volontariato attivo in altre realtà. Dal 6 aprile la presidente è Annalisa Frassineti, del gruppo Forlì – Cesena – Ravenna. L’obiettivo principale di A.P.E. Onlus è quello di diramare notizie e informazioni sulla malattia così diffusa, ma così poco conosciuta. Attraverso il racconto di esperienze e testimonianze si vuole porre una crescente attenzione verso una patologia di cui gli stessi specialisti sovente sottovalutano le diverse implicazioni. Creare una rete di collegamento con altre associazioni per ottenere diritti e riconoscimento da parte delle strutture pubbliche e della legislazione per campagne di sensibilizzazione tra le donne, in consultori e presso i medici di base.

 

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