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Costi della politica, Friolo: “I distinguo tra Regioni sono necessari e doverosi”

Sono stato sempre contrario alle generalizzazioni e ritengo che questa posizione sia ancor più necessaria quando il giudizio è espresso nei confronti di persone. In questi mesi cresce l’antipolitica per colpe di taluni che hanno volutamente smarrito il sentimento vero della politica per trarne giovamenti personali. Errori che vanno pagati a caro prezzo, perché è giusto che sia così, ma che non possono e non devono coinvolgere chi ha scelto di impegnarsi in politica per esercitare questo ruolo con serietà e dedizione allo scopo di contribuire alla migliore gestione dei problemi e tracciare nuove linee di programmazione per il futuro sociale ed economico dei cittadini e dei propri territori.
La sensazione più diffusa è che la politica abbia fallito al Nord come al Sud per colpa di qualcuno, come l’ex Pdl Fiorito, Lusi (Pd), Maruccio (Idv) e non abbia più alcuna credibilità. Ma la politica vera non è mai stata rappresentata da costoro perché il loro comportamento, questo sì, è stato antipolitico. Non credo che sia giusto, quindi, neppure accomunare quelle situazioni gravemente eclatanti e tristemente note, come le spese dei gruppi consiliari del Lazio, ad esempio alla Puglia perché noi possiamo vantare con certezza condizioni che ci collocano tra le Regioni più virtuose d’Italia. Non è un vanto di cui può fregiarsi Vendola in quanto ciò era già vero con il precedente governo regionale guidato da Raffaele Fitto. Già da allora, infatti, le spese per il funzionamento dei gruppi consiliari della Regione Puglia erano tra le più basse d’Italia e ci collocano ora tra i primi posti della graduatoria nazionale dei cosiddetti virtuosi. Ed anche per il costo personale dei gruppi consiliari siamo tra i più bravi perché il costo complessivo è addirittura il più basso d’Italia.
Occorre risparmiare ancora di più ed è per questo che abbiamo già approvato la riduzione del numero dei consiglieri regionali da 70 a 50. Abbiamo già tagliato le nostre indennità del 10% e ridotto anche l’indennità di fine mandato. Io propongo anche di azzerare del tutto i fondi per i gruppi consiliari regionali in modo che quelle spese non siamo più discrezionali.
Ancora meglio, come dimostrano queste mie proposte, si può e si deve fare ma non c’è dubbio che i distinguo tra Regioni sono necessari e dispiace che chi ha il ruolo per farlo, come nel caso del Presidente del Consiglio regionale, resti inoperoso nel difendere su questo argomento di così scottante attualità e interesse per i cittadini. Lo invito pubblicamente a consegnare alla Guardia di Finanza tutta la documentazione relativa ai conti dei gruppi consiliari e ogni altro carteggio che aiuti gli organi inquirenti ad accertare, nel minore tempo possibile, la regolarità contabile. Sono convinto che solo ciò, purtroppo, può sgombrare il campo da dubbi e sospetti che feriscono gravemente tutti nel fare sentire qualsiasi politico, anche per un solo attimo, uguale a quei personaggi che hanno fatto vergognare l’Italia intera. I distinguo sono necessari e doverosi e chi ne ha l’autorità, come il Presidente del Consiglio Onofrio Introna, si adoperi in tal senso affinché siano compiute tutte le verifiche e ristabilita l’onorabilità di chi, e sono molti, credono nella Politica tanto da dedicarle la propria vita”.

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