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Cucina il Salento 2025: successo “a cielo aperto” per la Cena di Gala sotto le stelle che valorizza talenti e territorio 

Successo per la quinta edizione di Cucina il Salento, nella sua nuova veste di contenitore per la valorizzazione delle eccellenze salentine, non solo gastronomiche ma anche artigianali. Il progetto, nato da un’idea del presidente e dalla vicepresidente dell’Associazione Kalò Fai, Luigi Colì ed Elena Ligori, in questa quinta edizione, ha voluto unire alta cucina e antichi mestieri artigianali in un unico racconto esperienziale.

E così, una serata in cui nessun dettaglio era stato lasciato al caso, si è trasformata in un viaggio che valeva la pena vivere: suggestiva la piazza Municipio di Cutrofiano trasformata in un grande ristorante a cielo aperto, davanti alla bellezza di Palazzo Filomarini, un’elegante Cena di Gala per oltre 200 ospiti, la live performance di Claudio Longo, le note di violino di Domenico Zezza, la voce di Giusy Colì, e il cibo del Salento narrato da quattro chef d’eccezione affiancati da quattro maestri artigiani per valorizzare prodotti e mestieri di un tempo.

Tanti gli ospiti prestigiosi presenti alla Cena di Gala: dal Segretario nazionale ANCoS Confartigianato, Fabio Menicacci, al presidente regionale ANCoS Confartigianato, Paolo Ciardo, al consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Pagliaro, ad Antonio Magurano, presidente Confesercenti, Valentino Tarsillo dell’Istituto di Cultura SalentinaDario Perrone, CEO di Eurofood e partner di Cucina il Salento, solo per citarne qualcuno.

Alla Cena di Gala, condotta da Mario Vecchio di Telerama, anche ospiti internazionali provenienti dal Canada e da Macao. 

Una serata all’insegna del buon cibo locale che si è aperta con un aperitivo diffuso con assaggi di mozzarelle e formaggi accompagnati da marmellata di cipolle, prodotto che nasce grazie al coinvolgimento diretto dei giovani studenti degli istituti alberghieri del territorio, e sorbetti gourmet di caroselle e pomodori schiattarisciati. Ma anche degustazione di olio e pittule fritte al momento.

Si è entrati poi nel vivo della serata con lo show cooking dei gustosi piatti proposti agli ospiti durante la Cena di Gala. 

Dietro le quinte, a coordinare gli chef e la brigata, Fabio Bandello, resident chef di Cucina il Salento.

A cura di Stefano Marti, chef del Joey Bistrot Café a Maglie, l’antipasto ‘Marangiane chine’, una melanzana farcita con frisella, pomodori, stracciatella e tartare di scottona. 

Daniele Seviroli, chef di Casa Borgia a Giurdignano, ha proposto il primo ‘Lasagna alla carbonara con Tartufo Borgia’, una sfoglia fresca con guanciale, pecorino e tartufo nero. 

Il secondo ‘Terra e sole’ è stato invece dimostrato da Gianmario Antonaci, chef di Portico San Giorgio a Melpignano, che ha proposto una pancia di maiale CBT con hummus agli agrumi e verdure croccanti e confit. 

A conclusione della cena, Marco Nuzzo, pastry chef di Caffè dell’Arco a Corigliano d’Otranto, ha proposto il dessert ‘Mostaccioli & Fichi’, dolci speziati al cacao con composta di fichi freschi e miele. 

Interessante l’abbinamento di ogni portata ad un mestiere artigianale: il casaro del caseificio Deliziosa ha proposto una piccola dimostrazione durante l’antipasto, il tartufaio di Borgia Tartufi ha presentato le varietà presenti nel territorio salentino; il ceramista di Nuova colì che ha realizzato live una pignatta, tipica della cucina salentina e il fornaio che ha raccontato i segreti della panificazione di prodotti tipici come le friselle. 

Cucina il Salento è stato realizzato con i patrocini di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Cutrofiano, ANCoS Confartigianato e con la collaborazione della Camera di Commercio di Lecce.

 

Non solo cucina e tradizione ma anche solidarietà, parte del ricavato della cena di gala è stato infatti devoluto alle associazioni “InForma laVita” e “L462 Tuglie” che hanno promosso l’iniziativa “il casco che non ti cambia” per l’acquisto di un casco refrigerante dal valore di oltre 30mila euro, da donare al reparto oncologico dell’ospedale “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli. Durante la serata poi, il Segretario nazionale Confesercenti, Mengacci, ha comunicato la donazione di altri due caschi.

Cucina il Salento: un progetto di valorizzazione territoriale

Cucina il Salento è riuscita a trasformare una semplice cena in un vero e proprio manifesto culturale. L’intuizione dell’associazione Kalò Fai: non limitarsi solo al cibo, ma tessere insieme tutti i fili della tradizione salentina.

Quello che rende speciale l’impegno dell’Associazione Kalò Fai speciale è la capacità di far dialogare passato e presente per dare nuova vita ai saperi antichi, coinvolgendo in questo anche i giovani degli istituti alberghieri.

Cucina il Salento è riuscita, così, nell’intento di creare qualcosa di magico e di raro: non semplici eventi, ma veri progetti di valorizzazione che celebrano l’identità territoriale senza essere mai autoreferenziali, che guardano alle radici ma con lo sguardo rivolto al futuro. 

Appuntamento al 2026 con Cucina il Salento!

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