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CULTURE SONORE TRA PASSATO E PRESENTE

La ragnatela musicale nella penultima tappa dell’itinerante arriva martedì 20 agosto alle 21,30 a Galatina, città simbolo del tarantismo, e porta sul palco di piazza S. Pietro altri musicisti molto apprezzati. Ad aprire questo nuovo appuntamento sono i Calanti, gruppo di Ugento legato da generazioni alla musica popolare.

Lo spettacolo dei Calanti è caratterizzato da tutto ciò che offre la terra del basso Salento: tipica danza di corteggiamento, canti di lavoro, canti d’amore, stornelli, pizziche tradizionali. L’intento è quello di trasmettere al pubblico, la passione e l’amore verso le tradizioni musicali per non dimenticare le radici della gente che abita questo lembo di terra estremo e meraviglioso.

A coinvolgere il pubblico con il suo timbro particolare che molti definiscono “antico” e capace dei virtuosismi tipici della vocalità tradizionale, c’è Anna Cinzia Villani, che rivedremo il 24 agosto sul palco di Melpignano tra le protagoniste del Concertone finale. L’artista, che dal 2008 ha intrapreso una carriera da solista, a Galatina propone, tra gli altri, i brani del suo ultimo album “Fimmane, mare e focu”, un lavoro che ha l’intento di raccontare la donna attraverso i canti, racchiudendo quella sapienza popolare che la vuole parte integrante della vita familiare e del lavoro nei campi. Nelle canzoni proverbi scherzosi, versi in cui la donna appare diabolica e indomabile, le emozioni dovute alla fine di un amore o a una partenza. Versi del passato e versi scritti in quest’epoca, in cui i turbamenti e gli entusiasmi sono gli stessi, ma l’animo femminile possiede una maggiore consapevolezza di sé.

Con Anna Cinzia Villani sul palco: Annamaria Bagorda, Attilio Turrisi, Eufemia Mascolo e Roberto Chiga.

E per finire spazio alla “tradinnovazione” con i Mascarimirì, gruppo che è riuscito negli anni a gettare le basi per un ponte ideale tra passato e futuro. Con loro arriva una pizzica contaminata rappresentativa di un Salento crocevia di “culture sonore” che si incontrano e si confrontano. Nella loro esibizione non mancano le caratteristiche incursioni nel dub nel reggae, nel rock nell’hard core.

Cuore del concerto “Gitanistan”, ultimo disco del gruppo. Un lavoro che parte da una ricerca personale ma anche culturale e artistica, votata a scoprire le famiglie ROM salentine, i loro usi, costumi, linguaggi e modi di vita.

Pizziche pizziche dal sapore andaluso incontrano gli ottoni macedoni. I suoni mediterranei sposano le virtuose melodie elettrificate dei ritmi contemporanei per un live che è una miscela di suoni a metà strada tra il concetto della dance hall tipica del sound system e la festa tradizionale del Salento.

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