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DISATTIVATE LE UTIC SALENTINE. DISCRIMINAZIONE FRUTTO DI UNA POLITICA BARICENTRICA

“La completa e totale disattivazione delle Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC) senza emodinamica di Casarano, Copertino, Galatina, Gallipoli e Scorrano, prevista da una Delibera della Giunta regionale, rappresenta una nuova penalizzazione e discriminazione ai danni del Salento che conferma la politica baricentrica dell’attuale governo regionale (che già ha soppresso il punto nascita di Gallipoli e Casarano) e mette a rischio la salute di numerosi pazienti che si rivolgono a queste strutture ospedaliere in casi di emergenza”.

Lo ha detto il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia Salvatore Negro in un’interrogazione rivolta al governo regionale e all’assessore Alla Sanità Ettore Attolini. L’interrogazione fa seguito ad una lettera che 5 cinque Primari di Cardiologia degli Ospedali di Casarano, Copertino, Galatina, Gallipoli e Scorrano, hanno indirizzato all’Assessorato regionale alla Sanità e ai vertici della Asl salentina nei giorni scorsi denunciando tale disparità di trattamento tra Asl della stessa regione.

“Le UTIC salentine – ha spiegato il capogruppo Udc – sono in attività da qualche decennio, con altissimi indici di utilizzo e risultati di eccellenza. Nella Delibera di Giunta ,a parte la  conferma della presenza di UTIC negli Ospedali provvisti di Servizi di Emodinamica, si osserva la conferma di  altre UTIC senza Emodinamica, ben distribuite  sul territorio nelle altre provincie della Puglia;     Inoltre si osservano  ancora nelle altre provincie alcune apparenti disattivazioni,  con  UTIC rinominate  “area critica” e pertanto sostanzialmente confermate, altrettanto  ben distribuite. Il Salento – ha sottolineato ancora il presidente Negro – è la seconda provincia pugliese per numero di abitanti e meta di flussi turistici che incrementano la popolazione nei mesi estivi. Con  questa decisione, la provincia di Lecce vedrebbe  da un lato la conferma delle UTIC con emodinamica di  Lecce e Tricase, dall’altro lato l’azzeramento delle strutture ospedaliere per l’assistenza a  tutte le altre cardiopatie acute, che poi sono la maggioranza dei casi, diventando l’unica provincia pugliese priva di UTIC  e di “aree critiche”  razionalmente distribuite negli ospedali  territoriali, come se le stesse cardiopatie acute non esistessero anche nel Salento oltre che nelle altre provincie della Puglia. Un’evidente disparità di trattamento attuata dalla Giunta regionale e un’ulteriore penalizzazione del Salento che non trova alcuna giustificazione se non in una politica baricetrica ai danni degli altri territori”.

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