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E’ sinergia tra il Politeccnico di Bari e il Museo archeologico nazionale MArTA

Taranto. Nella sede museale: sottoscritto l’accordo quadro per il rilancio culturale della città

La collaborazione prevede un percorso condiviso all’insegna di cultura, innovazione, ricerca, sviluppo territoriale. Le nuove tecnologie favoriranno la ricerca, la divulgazione della storia antica di Taranto, ma creerà anche nuove opportunità al territorio. Si parte dalle attività dei rispettivi laboratori 3D: Fab Lab Poliba e MArTA Lab sulla ceramica per dare più valore e conoscenza al patrimonio archeologico

E’ un primo passo per favorire un nuovo slancio di sviluppo della città, del territorio. La cultura, la ricerca, le nuove tecnologie, la presenza di un polo universitario possono incentivare nuovi percorsi, spesso dimenticati, per una nuova stagione di sviluppo. Ne sono conviti il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino e la Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA), Eva Degl’Innocenti che ieri, 27 aprile, hanno firmano, presso la sede museale, un importante accordo che mette insieme un percorso condiviso che include storia, cultura, educazione, ricerca, tecnologia.

L’accordo quadro, di durata triennale, rinnovabile, consentirà attività congiunte per progetti in ambito nazionale, internazionale e consentirà nuove opportunità di sviluppo al territorio attraverso la ricerca, la cultura, le nuove professionalità, il turismo.

La Direttrice. L’ambizione è quella di creare sviluppo – spiega la direttrice Eva Degl’Innocenti – passi in avanti e utili scambi di competenze per progetti di educazione, ricerca, fruizione culturale, innovazione, anche in vista del nuovo allestimento museale, ma anche formazione di competenze spendibili non solo nell’ambito archeologico, ma anche nei settori dell’ingegneria e dell’architettura, della tecnologia dei materiali, dell’innovation technology e del turismo. La cornice disegna i contorni di un impegno che il Politecnico ha già avuto modo di certificare sul territorio.

Il Rettore. Questo è un ulteriore passo di un percorso che è partito già qualche anno fa con la scuola di specializzazione in architettura in beni archeologici che ha sede a Taranto – dice il rettore Francesco Cupertino – e che il Politecnico rafforza sul territorio portando in dote al MArTA, tutto il know-how sviluppato in questi anni non solo nel settore dell’architettura, ma anche dell’utilizzo delle nuove tecnologie per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Settori che un tempo sembravano difficili da abbinare – continua il Rettore – ma che oggi, invece, costituiscono la base di competenze sempre più richieste non solo dal settore della ricerca archeologica, ma anche da parte del settore produttivo e delle start-up imprenditoriali.

Il protocollo d’intesa definisce gli ambiti d’azione comuni generali e rimanda ad accordi attuativi le azioni e progetti specifici, secondo comuni esigenze, che verranno stabiliti di volta in volta. Il primo in programma, e di prossima attuazione, riguarderà la condivisione dell’esperienza maturata dai due Fab Lab: MArTA Lab e Fab Lab Poliba (sede a Bitonto), con programmi di produzione 3D finalizzati alla ceramica antica.

A Taranto c’è uno dei Musei archeologici più importanti del mondo e c’è l’università – hanno detto ancora la direttrice e il rettore – e la strada che stiamo indicando è quella che sostiene questo territorio verso percorsi di transizione e cambi di paradigma socio-economico che possono migliorare la qualità della vita, dell’impresa e del lavoro in chiave sostenibile, anche al fine di contribuire ad una solida formazione di cultura d’impresa sul territorio.

Al termine della cerimonia il Rettore, Francesco Cupertino e la direttrice Eva Degl’Innocenti hanno visitato alcune sale del Museo, condividendo alcuni spunti programmatici utili all’avvio delle attività di studio, ricerca, sviluppo e valorizzazione.

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