16 Gen 2015
ECOTASSA, FI: “IN ARRIVO ALTRA STANGATA PER I CITTADINI DEL SALENTO, MA I DATI PARLANO CHIARO: SERVE NORMA STRAORDINARIA
“Fummo buoni profeti quando sostenemmo che delle inadempienze della Regione ne avrebbero pagato il conto i cittadini. A giudicare dalle aliquote per l’ecotassa approvate, possiamo dire di aver visto bene da lontano”. Così il Vicecapogruppo vicario di Forza Italia, Erio Congedo, ed i consiglieri Aldo Aloisi, Antonio Barba e Luigi Mazzei. “Infatti gli uffici regionali (determina dirigenziale n. 5 del 13/01/2015 – Servizio Rifiuti er Bonifica) hanno pubblicato l’elenco dei Comuni salentini a cui sarà applicata l’aliquota massima di ecotassa pari ad € 25,82 per tonnellata. Come è noto, l’aliquota massima verrà applicata ai Comuni che nell’anno precedente non hanno raggiunto il 40% di raccolta differenziata. Gli altri, invece, che hanno realizzato l’obiettivo, con una percentuale di raccolta compresa tra il 40 % ed il 65%, pagheranno 11, 62 euro. I Comuni che avranno superato il 65%, quelli più virtuosi, pagheranno 5,17 euro. Dalla determina dirigenziale in questione, però, si evince che solo due Comuni su 97 hanno superato la soglia del 40%! Dati che non hanno suscitato la ‘curiosità’ della Regione, che quindi ha proseguito con intransigenza senza domandarsi come mai quasi la totalità degli enti non sia riuscita a raggiungere risultati soddisfacenti su questo fronte. Abbiamo più volte cercato, proprio per evitare di arrivare a questo punto con cittadini sempre più tartassati, di spiegare alla Giunta perché non si facciano significativi passi avanti. Anche se i Comuni facessero una raccolta differenziata “spinta” sul proprio territorio di carta, cartone, plastica, vetro e lattine, non potrebbero mai arrivare ad alti livelli di differenziata poiché manca la raccolta separata dell’umido, la cui percentuale darebbe una spinta eccezionale alla percentuale di raccolta. Nel Salento, le ragioni sono chiare da molto tempo: La Regione che, nel novembre 2013, chiamava a raccolta i Presidenti ed i tecnici ATO per dire che erano a disposizione diversi milioni di euro per la trasformazione degli impianti di biostabilizzazzione esistenti in impianti di compostaggio e per la costruzione di nuovi; ora si è defilata e “sfilata” non dando neanche un centesimo agli ATO e, per di più, ignorando le sollecitazioni e deliberati dell’ATO stesso. Inoltre, la Regione, che ha sempre sbandierato la possibilità di poter smistare i rifiuti salentini altrove, si è dovuta rimangiare quanto detto poiché i pochi impianti pugliesi hanno da tempo finito la disponibilità. E così, la Regione continua a vessare i cittadini con le tasse, adducendo motivazioni inesistenti come la scarsa attitudine dei cittadini nel fare la raccolta differenziata. Una situazione –concludono- paradossale, che espone come sempre i cittadini all’aggravio delle tasse regionali. A fronte di questa situazione non resta che valutare un provvedimento straordinario in materia di conseguimento degli obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti in analogia a quanto già avvenuto in situazione analoga in sede di bilancio di previsione 2014.