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“EDGARDO SIMONE. PICCOLA ESPOSIZIONE”: LA MOSTRA AL MAP – MUSEO DELL’ARTE PRESENTE DI BRINDISI PROROGATA FINO AL 12 MARZO

Prorogata fino al 12 marzo 2016 la mostra “Edgardo Simone. Piccola esposizione”, organizzata dalla società CRACC, spin off dell’Università del Salento, nell’ambito delle attività del Dipartimento di Beni Culturali, ordinata dal professor Massimo Guastella e allestita al MAP – Museo dell’Arte Presente, già Chiesa di San Michele Arcangelo delle Scuole Pie di Brindisi (centro storico, Via Tarantini 37).

Domani, 25 febbraio 2016, alle ore 11 nella stessa sede del MAP, è in programma una conferenza stampa nel corso della quale verranno resi noti i numeri di questa mostra incentrata sull’opera dell’artista di Brindisi (dove nacque nel 1890), che sta riscontrando notevole successo di pubblico. La mostra è stata possibile anche grazie al contributo di ABA Federalberghi Brindisi, Palazzo Virgilio, Amici dei Musei Brindisi, e in collaborazione con Club Unesco Brindisi, Fondazione Biblioteca Arcivescovile “De Leo” Diocesi di Brindisi, Archivio di Stato Brindisi, Confraternita dei Musici.

«In questi ultimi giorni sono giunte numerose richieste di visitare la mostra», dice Guastella, «non solo dalla città ma anche da altri centri della regione, e soprattutto dalle scuole del territorio, che stanno avanzando molteplici richieste per consentire alle scolaresche degli istituti elementari, medi e superiori di poter fruire di visite guidate. Gli spazi della chiesa delle Scuole Pie ospitano 24 opere di Edgardo Simone, che illustrano la produzione degli anni italiani dal 1911 al 1927 e quella della stagione americana dal 1928 al 1948, anno della morte dell’artista brindisino, avvenuta a Hollywood dove lavorava come scenografo per le case cinematografiche della Metro-Goldwyn-Mayer e della Universal Pictures. Con il consenso dei prestatori e degli eredi dell’artista (Carito, Di Giulio, Ruggiero e Russo), è stato possibile posticipare la chiusura della mostra a sabato 12 marzo».

Ancora due settimane di apertura, dunque, per poter ammirare tre gessi patinati, l’opera giovanile “Ritratto del padre” (1911), quindici piccoli bronzi tra cui “Tango”, “La bambina che sorregge il fratellino” e “Leda e il Cigno”, il bozzetto in terracotta per il Monumento ai caduti di Monopoli che, assieme al Monumento ai Caduti di Brindisi di piazza Santa Teresa, è rappresentativo delle grandi opere monumentali che lo scultore realizzò numerose in Italia da Verona a Napoli, dal ferrarese alla Basilicata, e quattro ceramiche tipiche della produzione americana; non ultimo il dipinto “Ritratto di Leda”, la giovane sorella dell’artista che in questi giorni viene restaurato, all’interno del percorso espositivo, da Francesca Marzano, con un intervento di pulitura e conservazione che può essere seguito direttamente dai visitatori.

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