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ENERGIA E TERRITORIO – “IN QUALE DIREZIONE VA LA POLITICA ENERGETICA DELLA REGIONE?”

Interrogazione di Congedo a Vendola e Capone sul caos delle fonti alternative in Puglia

 

Il vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi alla Regione Puglia Erio Congedo ha rivolto una interrogazione al presidente Nichi Vendola e all’assessore allo Sviluppo Economico e all’Energia Loredana Capone finalizzata a chiarire la situazione delle fonti alternative di energia sul territorio regionale e le strategie del governo regionale sul tema.

“Ciò che tutti i pugliesi hanno sotto gli occhi – osserva – è un territorio disseminato di impianti fotovoltaici ed eolici, molto impattanti e praticamente inutili sul fronte della riduzione della produzione energetica inquinante, dello sviluppo economico e occupazionale, della riduzione delle bollette per imprese e famiglie. Anzi, il dato più significativo è che nella nostra Regione si produce una quota di energia superiore al fabbisogno. Nel 2013, infatti, le rinnovabili hanno coperto il 55% di quanto necessario e, a causa dello sfasamento tra domanda e offerta, in alcune ore della giornata si crea un surplus di energia che viene irrimediabilmente disperso. Senza che ciò incida sulle bollette dei pugliesi o sugli incentivi che i produttori continuano comunque a incassare.

Insomma – continua Congedo – il contesto sarebbe sufficiente quanto meno a indurre la Regione a una pausa di riflessione per quanto riguarda nuove autorizzazioni di impianti. Presso l’Ufficio Energie e Reti Energetiche, per esempio, giacciono solo per la provincia di Lecce ben 72 istanze per l’insediamento di nuovi impianti di energia rinnovabile, di cui 37 per eolico, 22 per fotovoltaico e 13 per biomasse.

Preso atto del quadro esistente, è lecito allora chiedersi in prospettiva, ed è il quesito contenuto nell’interrogazione che ho rivolto al presidente Vendola e all’assessore Capone, che cosa la Regione intende fare con le numerose istanze pendenti e, più in generale, se non è il caso di illustrare ai pugliesi in modo compiuto e chiaro quali sono le strategie sul tema e quale sarà la politica energetica dei prossimi mesi, ancora quella del “più impianti per tutti” o finalmente una gestione più equilibrata che faccia gli interessi della comunità e dell’ambiente di Puglia?”.   

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