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Ex LSU Scuola, Stefàno (SEL): “Le nostre battaglie sono servite, ora però si usi la proroga per risolvere definitivamente il problema”

“Sono scettico, ma vorrei tanto che i fatti mi smentissero. Sulla vicenda dei lavoratori Ex Lsu scuola si è perso inutilmente troppo tempo. Ed allora, ben venga la proroga di un mese di lavoro alle stesse condizioni, vuol dire che le nostre battaglie sono servite a far emergere un problema, ma solo a condizione che si utilizzi questo ulteriore tempo per trovare una soluzione definitiva e di segno contrario a quanto fatto sin qui ad un dramma che coinvolge ben 24 mila lavoratori in tutta Italia, di cui 4mila solo in Puglia”.

È quanto dichiara il senatore Dario Stefàno (SEL), che sull’argomento ha presentato anche un disegno di legge già a luglio scorso, commentando la copertura finanziaria di 20 milioni di euro annunciata dal ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza per assicurare un mese di proroga ai lavoratori Ex Lsu ed Appalti storici.

“Il Governo – prosegue Stefàno – ha lasciato trascorrere mesi nell’inattività più totale ed ha atteso il 28 febbraio, scadenza della proroga contrattuale concessa con la legge di stabilità e termine ultimo per la conversione del decreto “Milleproroghe”, per rendere noto di aver trovato la copertura finanziaria per assicurare un mese in più ai lavoratori, solo uno. Sono scettico sulla riuscita dell’operazione nell’attuale situazione che vede un Governo dimissionario ed i lavori del Parlamento intasati su decreti in scadenza e, per di più, con un voto di fiducia in calendario per le prossime ore. Si è aspettato troppo”.

“In tutto questo – conclude il Senatore Stefano – c’è una nota positiva: le nostre iniziative portate avanti per dar voce nelle istituzioni alle migliaia di lavoratori dimenticati e messi da parte non sono state inutili. Il Governo ha tardato troppo a prendere coscienza che la vicenda dei lavoratori ex LSU rappresenta da un lato un emergenza sociale vera e dall’altro un ulteriore disattenzione nei confronti della scuola alla quale va trovata subito una risposta per ridare speranza nel futuro a tutte le 24 mila famiglie coinvolte e prima che la situazione possa sfuggire di mano.”

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