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Fili della trasmissione. Una genealogia femminile nella famiglia De Viti De Marco-Starace

Fili della trasmissione. Una genealogia femminile nella famiglia De Viti De Marco-Starace è il titolo di un convegno internazionale che si svolgerà in un doppio appuntamento, venerdì 14 dicembre nella sala teatrino della Biblioteca Bernardini di Lecce a partire dalle ore 9 e il giorno successivo, sabato 15 dicembre, presso La Fondazione Le Costantine di Casamassella dalle ore 10.30.

         Il convegno rientra nel progetto “Dal passato al futuro. Storia e attualità di una eccellenza femminile che fa impresa” (vincitore del bando Future in Research, APQ Ricerca Regione Puglia
Programma regionale a sostegno della specializzazione intelligente e della sostenibilità sociale ed ambientale), frutto della collaborazione tra Regione Puglia – Polo Biblio-Museale di Lecce e Dipartimento di Storia, società e studi sull’uomo dell’Università del Salento.

         Al centro del convegno cinque figure femminili della famiglia De Viti de Marco-Starace che, nella prima metà del ‘900, diedero vita a esperienze di imprenditoria sociale e di assistenza e cura  ancora oggi feconde.

         La prima giornata, che sarà aperta dai saluti dell’assessore regionale all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone, del direttore del Polo Biblio Museale di Lecce, Luigi De Luca e del direttore Dipartimento di Storia, società e studi sull’uomo dell’Università del Salento, Fabio Pollice, ricostruisce la vita e le personalità delle protagoniste e ripercorre la rete di rapporti che esse strinsero con alcune tra le correnti più significative del panorama politico-culturale della prima metà del ‘900: l’emancipazionismo femminile; il movimento Ars and Craft; il modernismo; la filosofia steineriana; l’anticolonialismo.

         Verranno in particolare messe in luce le collaborazioni con le scuole e i laboratori tessili in Italia e all’estero che videro nella Scuola di Casamassella uno dei momenti di massima creatività e produttività della società cooperativa  Industrie Femminili Italiane, insignito con diversi premi  nelle Esposizioni Universali degli anni 1910. Altre sezioni del Convegno discuteranno il valore della memoria e della narrazione per la preservazione e la trasmissione del patrimonio culturale, nell’ottica della valorizzazione del territorio e della promozione del suo sviluppo sostenibile.

         La giornata si concluderà con la proiezione in anteprima di alcune immagini della mostra “Anime del tessile. Dalla Scuola di Casamassella alle Costantine”, parte integrante del progetto ma che verrà inaugurata l’8 marzo 1919 presso il Convitto Palmieri.

         La seconda giornata si svolgerà, come detto, alla Fondazione Le Costantine di Casamassella, creata da Giulia Starace e Lucia De Viti de Marco, oggi un centro di  eccellenza che coniuga la produzione artigianale di manufatti tessili di altissima qualità, l’azione formativa rivolta ai minori a rischio di abbandono scolastico e la promozione del turismo responsabile.

         L’incontro, introdotto dal Presidente della Fondazione Le Costantine, Maria Cristina Rizzo, e dalla Consigliera nazionale di Parità, Serenella Molendini,  sarà dedicato alla presentazione dell’Archivio Carolina De Viti de Marco e Giulia Starace, contenete documenti di inestimabile valore. Recuperato grazie al Progetto e riconosciuto dalla Sovrintendenza con decreto del 12 aprile 2018, l’archivio verrà schedato  nei prossimi mesi e quindi consegnato dal proprietario Gabriele Malinconico alla Fondazione perché sia fruibile per gli studiosi.

Profilo scientifico dei relatori

I relatori provenienti dall’ambito accademico, così come i membri del Comitato scientifico, sono tutti ordinari ed associati di chiara fama e di diversi settori disciplinari: Storia, Storia delle dottrine politiche, Storia dell’economia, Psicologia sociale, Antropologia, Storia dell’arte. Le relatrici straniere hanno diretto o dirigono centri di studio e progetti internazionali: Rebecca Gill (University of Huddersfield) e Helen Dampier (University of Manchester) sono autrici del  progetto “The Emily Hobhouse Letters. South Africa International Context” dedicato a Emily Hobhouse e alla sua missione di pace in Sudafrica; Fina Birulés e Ángela Lorena Fuster (Universitat di Barcelona – UB), sono ricercatrici del Progetto “Trafilò” dedicato alla trasmissione del sapere femminile.

Dato il carattere intersettoriale dell’iniziativa, una parte dei relatori appartiene ad ambiti extra- accademici, e sono stati scelti per l’eccellenza dei risultati delle loro ricerche, oltre che per la disponibilità a contribuire, con manufatti originali, immagini e documenti, all’allestimento della sezione espositiva. Bianca Rosa Bellomo e Maria Luciana Buseghin collaborano con prestigiosi centri museali dedicati al tessuto, come la Tela Umbra di Città di Castello o l’Aemilia Ars di Bologna e hanno condotto studi fondamentali dedicati alle protagoniste delle Industrie femminili italiane: Buseghin è una delle più accreditate studiose di Alice Hallgarten Franchetti e Bellomo è la biografa più accreditata di Elisa Ricci, di cui ha ricostruito il fondo bibliografico presso la Biblioteca civica di Torino. Idanna Pucci, giornalista freelance  e videomaker è studiosa di Cora Slocomb di Brazzà – abile imprenditrice fondatrice delle Industrie Femminili Italiane, nonché promotrice della prima Campagna internazionale contro la pena di morte.

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