11 Set 2013
GUIDO: “TORRE VENERI, I FATTI HANNO RISPOSTO AL FALSO ALLARMISMO DI SALVEMINI”.
É dovuta arrivare la perizia tecnica dell’Ispra, disposta dalla Procura della Repubblica, per spostare l’attenzione del consigliere Carlo Salvemini sul futuro di Torre Veneri e la possibilità di realizzarci un parco. Ipotesi, questa, su cui si può tranquillamente discutere insieme.
Resta il fatto che non può passare inosservato l’atteggiamento di chi, Salvemini in primis, non ci pensa due volte a disseminare il panico in città, paventando rischi per la salute pubblica. L’uranio impoverito a Torre Veneri e gli idrocarburi a Bello Luogo sono soltanto due esempi di un modus operandi più che consolidato.
Falso allarmismo, ecco come si chiama.
Il mio auspicio è che proprio da parte di chi dice di amare numeri e dati, nasca la voglia di attendere esami e verifiche prima di incutere nella comunità leccese timori e paure. Una volta riscontrato un problema, lo si risolve. Prima di elargire false verità all’opinione pubblica, si attendono gli accertamenti dovuti. Funziona così.
I risultati della perizia fanno tirare un sospiro di sollievo a Salvemini, ho letto, tanto da fargli immaginare in prospettiva una nuova destinazione dell’area.
Ne siamo contenti. I propositi costruttivi sono sempre ben accetti. Quelli distruttivi, per quanto ci riguarda, mai. Chiedere verifiche è un dovere di tutti noi. Somministrare falsità e convincere con fermezza le famiglie leccesi che esiste un problema per la salute pubblica dei nostri figli, prima ancora di averne tra le mani la certezza, questo è un atteggiamento immorale, che ci auguriamo non si ripresenti in altre occasioni.