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Il CT Maglie si conferma trampolino di lancio per le future campionesse di Fed Cup

Archiviata la semifinale europea di zona della Reina Soisbault Cup, la Fed Cup Under 18, svolta nei giorni scorsi al Circolo Tennis di Maglie e vinta dall’Italia, si tirano le somme di una manifestazione che, ancora una volta, è considerata un trampolino di lancio per le future protagoniste di Fed Cup e i futuri protagonisti di Coppa Davis.

Già in passato i campi in terra battuta dello storico circolo salentino sono stati calcati da tennisti diventati poi campioni come Grigor Dimitrov, tra i primi 10 ATP, Ivan Ljubicic, già numero 4 ATP e coach di Roger Federer, Fabio Fognini, Simone Bolelli. Anche per Elisabetta Cocciaretto i campi magliesi sono stati, e continuano a esserlo, una tappa importante per la propria carriera.

Quando a Maglie, nel 2013, Cocciaretto vinse il Torneo Internazionale Under 12 “Trofeo Maglio”, molti vedevano già in lei le giuste doti tecniche per raggiungere le più alte vette del tennis professionistico e per arrivare, quest’anno, in semifinale sui campi dell’Australian Open Junior e, a seguire, con la convocazione nella nazionale italiana di Fed Cup nella partita contro la Spagna.

Il felice ritorno nel circolo magliese è stato coronato con il primo posto della sua nazionale Under 18 nel girone di qualificazione della Reina Soisbault Cup.

Per Elisabetta: “I campi del CT Maglie hanno portato fortuna perché qui ho vinto uno dei miei primi tornei. L’impresa di questi giorni è stata dura ma, con tanto sacrificio e sudore, io e le mie compagne siamo riuscite a portare la vittoria a casa”.

Anche per Miguel Margets Lobato, il capitano della squadra spagnola Under 18 presente a Maglie, partecipare a questa manifestazione è molto importante. perché è un occasione per vedere su quali ragazze si potrà contare in futuro per l’inserimento nella squadra nazionale di Fed Cup. E della Fed Cup Margets ha fatto la storia vincendo quattro edizioni con la Spagna dove in squadra erano anche Arantxa Sánchez Vicario e Conchita Martínez.

Margets esprime alcune considerazioni partendo dalla differenza tra la Fed Cup degli anni ’90 e quella di oggi. “L’impegno richiesto alle ragazze è sempre lo stesso. Devono avere un buon livello di preparazione e attitudine e volontà di arrivare. Prima di fare la Fed Cup, sono stato capitano per la Reina Cup dove nella squadra c’era una giovane Arantxa Sánchez Vicario che, l’anno successivo, ha giocato nella nazionale spagnola di Fed Cup. Il capitano cerca nelle ragazze un atteggiamento positivo soprattutto in una competizione internazionale quando si gioca non per il proprio tornaconto, come lo è nei tornei individuali, ma in squadra quando senti l’attenzione di una nazione su di te e, quindi, vedere come ogni giocatrice risponde, perché alcune giocatrici sono brave singolarmente ma non per il gioco di squadra.

Mi ha fatto molto piacere – conclude Margets – l’invito rivoltomi dal direttore Antonio Baglivo per una futura collaborazione fra il Circolo Tennis Maglie e il sottoscritto per l’individuazione di giocatori o giocatrici da poter inserire nelle squadre del club”.

Il direttore della manifestazione, Antonio Baglivo, traccia un bilancio positivo: “Grandissimo spettacolo e rispettata la tradizione che vuole Maglie fortunata per la nazionale italiana che qui da noi raccoglie il risultato del primo posto nella qualificazione per Valladolid. Contenti anche per lo spettacolo dell’incontro con il Portogallo vinto al tie break e che ha suscitato tanto entusiasmo tra il pubblico. Abbiamo visto una Cocciaretto straordinaria guidata da un bravo e capace capitano, Giorgia Mortello, che ha saputo tirar fuori dalle sue ragazze tutta la grinta e la determinazione che le ha portate alla vittoria”.

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