31 Ott 2012
IL GRUPPO DI FISICA TEORICA DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO SEGNALATO DALL’EDITRICE “AMERICAN INSTITUTE OF PHYSICS”
TRA LE PUBBLICAZIONI DEL FILONE DI RICERCA DEI PREMI NOBEL PER LA CHIMICA ROBERT J. LEFKOWITZ E BRIAN K. KOBILKA
Risonanza internazionale per il gruppo di ricerca di Fisica teorica dell’Università del Salento in relazione al Nobel per la Chimica ai ricercatori Robert J. Lefkowitz e Brian K. Kobilka: la casa editrice “American Institute of Physics”, editrice di numerose riviste scientifiche nel campo della Fisica applicata, ha evidenziato le pubblicazioni del gruppo proprio in quanto attinenti al filone di ricerca che ha ricevuto il Premio (http://journals.aip.org/NobelChemistry2012.html).
Il Nobel è stato assegnato per ricerche nel campo delle proteine sensoriali appartenenti alla famiglia delle G Protein Coupled Receptors (GPCRs); il maggior numero di pubblicazioni dell’“American Institute of Physics” in materia è frutto dell’attività svolta, appunto, dal gruppo di Fisica teorica della materia dell’Università del Salento, di cui fanno parte la dottoressa Eleonora Alfinito, la dottoressa Maria Leuzzi, la professoressa Cecilia Pennetta, il dottor Jeremy Pousset, il professor Lino Reggiani (responsabile). Lo stesso gruppo di scienziati, nello scorso luglio, aveva organizzato presso il Rettorato un incontro scientifico internazionale sul tema “Bio-inspired Smell Nanobiosensors” (sviluppo di sensori olfattivi su piattaforma biologica).
Questa tematica, da anni sostenuta dalla Comunità Europea, vede l’Ateneo salentino impegnato in un circuito internazionale di ricerca integrata (fisica, chimica, biologia, ingegneria), svolta da alcuni dei più qualificati laboratori a livello internazionale. La realizzazione dei primi prototipi di sensori biologici è, infatti, oggetto di un’agguerrita competizione internazionale fra gruppi appartenenti a diversi continenti (America, Asia, Europa).
La collaborazione europea coinvolge due compagini italiane: una del Politecnico di Milano, guidata dal professor Marco Sampietro, e una dell’Università del Salento, guidata dal professor Lino Reggiani. Sull’hardware del dispositivo sono impegnate l’Università di Barcellona, il Centro Nazionale di Microelettronica della Catalogna, l’Istituto Tyndall di Cork e UNISCAN, una società per la produzione di dispositivi elettronici (Manchester). I processi di produzione dei recettori olfattivi e di caratterizzazione dei campioni sono affidati al CNRS-INRA di Parigi ed all’Università Claude Bernard di Lione.