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Il Museo Castromediano di Lecce ospita la presentazione dei due volumi Carlo Cego 1939-2003 Dipinti e Carte dedicati alla ricerca di un maestro della Storia dell’arte italiana che scelse il Salento come sua patria d’elezione

Il Museo Castromediano di Lecce rende omaggio a un maestro che ha attraversato anni eroici del Novecento attraverso una ricerca sofisticata sulla pittura, scegliendo poi Otranto quale buen retiro per il suo lavoro. Nella casa-studio a pochi metri dalla cattedrale, infatti, ha a lungo osservato e studiato la luce di Otranto, trasferendola nei suoi dipinti della maturità solo apparentemente monocromi. La ricerca sul colore e sulle sue logiche sofisticate interne l’ha spinto alla realizzazione di interi cicli di opere che oggi sono raccolte in questi due importanti volumi editi dalla casa editrice Grifo di Lecce, che include un contributo di Michele Afferri, curatore di entrambi i libri, e una ampia antologia ragionata di testi. 

«Carlo Cego ha scoperto il Salento in anni in cui non era stato ancora preso d’assalto dal turismo di massa; con altri artisti e intellettuali come Vittorio Matino e Vanni Scheiwiller, ha reso Otranto un luogo vivace, dove l’arte contemporanea e la letteratura erano parte integrante del tessuto cittadino. Cego non era infatti un pensatore isolato, ma parte integrante della comunità, conosciuto e amato da tutti. Oggi questo libro mette in luce la complessità di tutto il suo lungo lavoro artistico e intellettuale», dichiara Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce. 

Per Michele Afferri, curatore di Carlo Cego 1939-2003 Dipinti e Carte«La pubblicazione, suddivisa in due volumi (Dipinti e Carte), raccoglie il risultato dell’attività di catalogazione svolta presso lo studio di Carlo Cego (1939 – 2003) ed in alcune collezioni sia pubbliche che private. Intento del lavoro è far conoscere la pluriennale attività di ricerca pittorica condotta dall’artista dalla metà degli anni Sessanta del Novecento sino ai primi anni del nuovo millennio»

Carlo Cego nasce a Valdagno il 10 luglio 1939. Dal 1947 al 1966 vive a Roma, dove, nel 1962, si diploma in Pittura con il maestro Franco Gentilini all’Accademia di Belle Arti. Nel 1966 si trasferisce a Genova, dove lavora come scenografo per inaugurare il teatrino sperimentale del Teatro Stabile. Dopo due anni di permanenza nel capoluogo ligure, nel 1968 Gastone Novelli lo nomina assistente alla sua cattedra all’Accademia di Brera a Milano, dove Cego rimane fino alla scomparsa, avvenuta il 17 settembre 2003, trascorrendo lunghi periodi nella sua casa-studio di Otranto.

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