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IL SALENTO È CASA NOSTRA, NON DI COSA NOSTRA DOMANI A PARABITA LIBERA CONTRO LE MAFIE: “SE MANCA LA SERENITÀ, ORGANIZZIAMO L’INQUIETUDINE”

Domani 1 maggio alle 11 mobilitazione davanti al municipio di Parabita (Le)

Tutto pronto per la manifestazione pubblica per dire no alla mafia e alle pressioni mafiose all’interno delle pubbliche amministrazioni in Salento.

Appuntamento domani alle 11 di fronte al municipio di Parabita (Le), comune sciolto per mafia in cui un candidato alle elezioni amministrative 2019 e i tre commissari sono stati fatti oggetto di pesanti minacce (c’è un’inchiesta della Procura in corso).

Una mobilitazione dal basso, approdata su change.org con una petizione rivolta alle istituzioni, trasversale.

Domani alle 9 da via Cicolella a Lecce, partirà un pullman diretto a Parabita. Ci sono ancora posti disponibili per chi volesse usufruirne.

Tante le personalità a livello nazionale che hanno aderito all’iniziativa. I loro nomi sono consultabili sulla pagina dedicata: http://chng.it/HkpNgFS5rP di change.org.

In queste ore, l’intervento di Libera Puglia e del coordinamento di Lecce:

“Libera Puglia insieme al coordinamento di Libera Lecce sostiene la mobilitazione “Il Salento è casa nostra, non di cosa nostra” che si terrà il 1° maggio alle ore 11.00davanti al municipio di Parabita. “Se manca la serenità, organizziamo l’inquietudine”, dichiarano in una nota congiunta il coordinamento regionale e provinciale di Libera. “L’inquietudine ci schiodi dall’indifferenza rispetto alla presenza mafiosa nel Salento. Non si può sempre aspettare l’emergenza o il fatto rumoroso per la mobilitazione: si rischia di svegliarsi solo di fronte all’evento eclatante, quando invece c’è bisogno di consapevolezza quotidiana e impegno in termini di continuità. L’inquietudine ci faccia riscoprire la politica non come corsa alla conquista e alla gestione del potere, ma come servizio generoso e competente, perché nella prospettiva della ricerca del bene comune siano tutelati i diritti di tutti, a partire dai più fragili e venga stimolato il dovere di ciascuno alla partecipazione e alla corresponsabilità. Interroghiamoci su quello che possiamo fare noi e non gli altri. Questa inquietudine ci accompagnerà nella mobilitazione del 1° maggio per aiutarci a ritrovare il bisogno distare insieme, seppure con le nostre differenze, ma nella convinzione che è solo il noi che vince le mafie”.

È giunto inoltre il messaggio di adesione di Federico Pizzarotti, presidente di Italia in Comune: “Alla luce degli incresciosi fatti avvenuti a Parabita, comune già commissariato per mafia, mi sento convintamente vicino allo spirito della manifestazione  che si svolgerà il giorno del Primo maggio, in difesa di una politica libera da ogni pressione e intimidazione, in particolare se di stampo mafioso. Sono convinto che una pratica nobile come la politica debba essere sempre tutelata dalle infiltrazioni che la vogliono asservire ad interessi specifici, particolari, spesso illegali”.

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