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Il Salento si apre a mondi artistici nuovi con la mostra Altrove: YANG FUDONG

Dal 26 luglio al 4 settembre si rinnova l’appuntamento estivo con l’arte contemporanea  proposto da Capo d’Arte. Quest’anno Gagliano del Capo (Lecce) apre i suoi luoghi storici alle opere dell’artista cinese celebrato in tutto mondo Yang Fudong, con una mostra curata da Davide Quadrio e Massimo Torrigiani.

Lecce 25 Luglio 2014 – Dal suo speciale luogo di osservazione, il Salento finis terrae, Capo d’Arte 2014 si rigenera affacciandosi su mondi artistici sconosciuti e fa dell’esplorazione dell’arte di altri continenti il suo obiettivo per il futuro. Punta l’immaginazione su luoghi di frontiera, incontro e contrasto, attraverso l’opera di artisti che  in tutto il mondo affrontano le questioni dei limiti e dei confini geografici e culturali: dall’Asia all’Africa, dal Sud America all’Europa.

“La mostra si inserisce in un percorso iniziato dall’Associazione Capo d’Arte nel 2010 con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea in Salento e di far conoscere mondi artistici nuovi, – spiega Francesco Petrucci, Presidente dell’Associazione – nelle precedenti edizioni la comunità locale e noi organizzatori abbiamo imparato ad apprezzare l’apparente contrasto tra i linguaggi più avanzati della scena artistica internazionale e il tessuto urbano di un piccolo paese a Sud del Salento, carico di storia e suggestioni e con un genius loci presente e definito.  L’efficacia di questo dialogo tra arte contemporanea e territorio diffuso risiede proprio nella creare un corto circuito che stimoli non solo stupore e meraviglia ma anche riflessione e ricerca”.

Quest’anno in particolare Capo d’Arte esplora l’arte contemporanea cinese, espressione di una delle culture globali più profonde influenti e ignote, con la mostra Altrove: YANG FUDONG che prevede l’esibizione di una serie di video che testimoniano il corpo centrale dell’opera di Yang Fudong, insieme a un’installazione sonora nella piazza principale del paese.

“Il titolo della mostra è ALTROVE – aggiunge Petrucci – perché il Salento, con la sua posizione geografica al centro del Mediterraneo, è anche un avamposto per guardare “altrove” ed esplorare mondi artistici lontani. E quest’anno, l’Oriente italiano si affaccia all’Estremo Oriente per incontrare i lavori del più acclamato video artista cinese”.

Curata da Davide Quadrio e Massimo Torrigiani, direttore artistico di Capo d’Arte per il triennio 2014-16, sarà inaugurata il 26 luglio e si concluderà il 4 settembre presso alcuni luoghi storici di Gagliano del Capo: dall’edificio patrizio Palazzo Comi (sede della Fondazione Via Vai) ad alcune abitazioni riaperte per l’iniziativa. La mostra di Yang Fudong sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 19 alle 23 con ingresso libero (via XXIV Maggio e via Bisanti Gagliano del Capo – Lecce).

Un’occasione unica, quindi, per conoscere le opere di Yang Fudong, un artista celebrato globalmente ma ancora poco conosciuto in Italia.

“Yang Fudong – racconta Davide Quadrio – ha contribuito a portare la nuova creatività cinese al centro della scena internazionale. Autore di video, pittore e innovatore, la sua influenza si estende anche al cinema e alla fotografia. Il cinema con le sue specificità culturali non è per lui oggetto di contemplazione o satira, ma strumenti della sua cassetta degli attrezzi che sovrappone e alterna fluidamente agli strumenti delle arti visive”.

“Nel suo lavoro di estremo rigore estetico e tecnico – aggiunge Massimo Torrigiani -passato e presente si fondono in un immaginario onirico, polarizzato tra il favoloso e il grottesco, che prende le mosse, tra una miriade di influenze e rimandi, anche dalla cultura modernista di Shanghai. Città di porto e di frontiera, crocevia di culture dove intorno al 1920 ha preso vita la prima forma di modernismo cinese. Una cultura sommersa per decenni, che adesso riaffiora in modi e forme trasfigurate: una matrice che rende la città luogo dall’immaginario globale unico e diverso”.

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