4 Feb 2017
Il Senatore Raffaele Volpi, Vice Presidente Nazionale di Noi con Salvini, ha depositato un’interrogazione parlamentare a risposta scritta del Ministro della Giustizia sul caso sicurezza Casa Circondariale di Lecce
Riguardo l’interrogazione parlamentare, del Senatore Raffaele Volpi, è bene evidenziare i fatti che hanno portato alla loro gradita attenzione, dandoci dimostrazione di concretezza politica.
In data 11 novembre 2016, le scriventi organizzazioni sindacali in stato di agitazione, indissero un sit-in d’avanti alla Casa Circondariale di Lecce, dove denunciarono a gran voce le condizioni d’insicurezza lavorative alle quali giornalmente dovevano e devono ancora incombere ogni poliziotto penitenziario in servizio presso l’istituto penitenziario leccese.
Il sit-in fu preceduto da un comunicato teso ad invitare tutte le testate giornalistiche e tutte le segreterie politiche, a voler presenziare in quella giornata, alla nostra manifestazione di protesta.
Fu un successo mediatico senza precedenti, ascoltarono le nostre denunce la maggioranza delle testate giornalistiche provinciali e regionali, gli unici ad essere assenti? La politica sorda, quella parte politica che non intende comprendere la gravità dei sacrifici lavorativi e i rischi ai quali sono obbligati a far fronte i poliziotti penitenziari in servizio presso la Casa Circondariale di Lecce, probabilmente vi è stato un problema di comunicazione, ma per fortuna non tutti i politici locali sono disattenti.
In quell’occasione, gli unici udenti, quindi attenti alle problematiche che denunciavamo e che ancora persistono, furono Leonardo Calò e Mario Spagnolo, rispettivamente segretario provinciale e segretario cittadino del partito politico Noi con Salvini.
I politici intervenuti, ci promisero una interrogazione parlamentare con risposta scritta da parte del Ministro della Giustizia Andrea Orlando.
Oggi abbiamo conferma che il loro interessamento è stato portato a termine avendo depositato nei giorni scorsi, l’interrogazione parlamentare promessa. Questo vuol dire che non siamo soli e che c’è una parte politica attenta alla sicurezza dei poliziotti penitenziari ma prima di essi, alla sicurezza di tutta la cittadinanza leccese.
Attendiamo ora la risposta del Ministro della Giustizia, riguardo il deficit d’organico di polizia penitenziaria, in forza alla Casa Circondariale di Lecce. Ciò, al fine di far fronte oggi agli incarichi istituzionali assegnatici, garantendo i diritti dei lavoratori della polizia penitenziaria e quali saranno, gli schemi organizzativi di equa distribuzione dei carichi di lavoro, in previsione dell’apertura del nuovo reparto psichiatrico, dell’ex IPM di via Monteroni, del nuovo padiglione in costruzione per una capienza di 200 posti detentivi e in ultimo, ma non per questo meno importante, l’emergenza e rischio concreto di una eventuale radicalizzazione islamica, per la quale al di la di indicazioni generali sull’argomento, la maggioranza del personale non ha l’adeguata preparazione conoscitiva.
Firmato
SAPPE OSAPP UIL SINAPPE USPP CGIL CISL
Musardo A. D’Amato R. Leone D. Netti S. Capua A. Martina L. Pellegrino A