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In riferimento al decreto governativo che dovrebbe rimodulare i criteri d’accesso al diritto allo studio, di seguito un commento del Rettore dell’Università del Salento Domenico Laforgia

«Suscita ai miei occhi grandi perplessità il provvedimento governativo che abbassa la soglia di reddito esente dal pagamento del contributo per gli studenti universitari delle Regioni meridionali. Il principio, apparentemente equo, della differenziazione in funzione del contesto socio-economico non può essere adottato mantenendo fisso il parametro al Nord e riducendo quello al Sud. In questo modo migliaia di studenti che avevano diritto all’esenzione diventano automaticamente studenti più ricchi, senza aver visto crescere il loro reddito familiare, e si vedono costretti a pagare tali tasse. Una specie di nuova tassazione sulle famiglie del Sud, quelle bisognose, assolutamente iniqua. L’approccio corretto sarebbe stato, al contrario, quello di innalzare il limite in tutto il Paese elevandolo un po’ di più per le regioni settentrionali. Cioè lasciare la tassazione immutata al Sud ed esentare un reddito più alto al Nord dove, per i differenti costi, lo stesso reddito è prossimo alla soglia di povertà. Chiediamo a coloro che decidono di rivedere in modo più razionale questa parametrizzazione».

 

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