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L’Amministrazione Comunale di Campi Salentina traccia la strada per le nuove generazioni con i Programmi Regionali N.I.D.I. e Garanzia Giovani

Parla di giovani e lavoro l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Egidio Zacheo. Venerdì 4 Luglio il Sindaco, l’Assessore alle Attività Produttive e Commercio, Alfredo Fina e la consigliera delegata alle Politiche Giovanili, Alessandra Serio, incontrano il Sottosegretario al Lavoro ed alle Politiche Sociali, Teresa Bellanova e l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico, Loredana Capone per parlare degli interventi a favore dello sviluppo e dell’occupazione.

In particolare sotto la lente d’ingrandimento per l’incontro ci saranno i Programmi Regionali N.I.D.I. – Nuove Iniziative d’Impresa e Garanzia Giovani.

Appuntamento Venerdì 4 Luglio 2014 alle ore 19,30 nella Sala don Pietro Serio in Piazza Libertà.

Di seguito una breve descrizione delle due iniziative volute dalla Regione Puglia, NIDI e Garanzia Giovani. Per maggiori informazioni è possibile consultare i portali on line:

http://www.sistema.puglia.it/SistemaPuglia/nidi

http://www.nidi.regione.puglia.it/

http://www.sistema.puglia.it/SistemaPuglia/garanziagiovani

N.I.D.I. – Fondo della Regione Puglia a sostegno delle Nuove Iniziative d’Impresa

NIDI è il Fondo creato dalla Regione Puglia a favore delle Nuove Iniziative d’Impresa. Attraverso NIDI la Regione sostiene le microimprese di nuova costituzione con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile.

L’obiettivo di Nidi è quello di agevolare l’autoimpiego di persone con difficoltà di accesso al mondo del lavoro. L’iniziativa viene attuata da Puglia Sviluppo S.p.A. – società interamente partecipata dalla Regione Puglia.

Il Fondo è gestito dalla Regione Puglia con il sostegno dell’Unione Europea attraverso il Programma Operativo FESR 2007 – 2013.

A chi si rivolge:

Può richiedere l’agevolazione chiunque voglia avviare una nuova impresa. In caso di impresa già costituita, è possibile presentare domanda solo se la costituzione è avvenuta da meno di 6 mesi e non si è emesso la prima fattura e non si è percepito corrispettivi. L’impresa dovrà essere partecipata per almeno la metà, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti categorie:

giovani con età tra 18 anni e 35 anni;

donne di età superiore a 18 anni;

disoccupati che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato negli ultimi 3 mesi;

persone in procinto di perdere un posto di lavoro

– lavoratori precari con partita IVA (meno di 30.000 € di fatturato e massimo 2 committenti)

Anche se rientrano nelle precedenti categorie, non sono considerati in possesso dei requisiti:

– i pensionati;

– i dipendenti con contratto a tempo indeterminato

– gli amministratori d’imprese, anche se inattive, e i titolari di partita IVA.

L’impresa ancora da costituire deve avere meno di 10 dipendenti.

Sono ammesse a NIDI le sole imprese corrispondenti alle forme giuridiche:

ditta individuale, società cooperativa con meno di 10 soci, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, associazione tra professionisti, società a responsabilità limitata.

Come si accede alle agevolazioni:

La procedura di accesso alle agevolazioni è molto semplice.

Inizialmente devi fornire alcune informazioni, compilando una domanda preliminare che descrive le caratteristiche tecniche ed economiche del progetto, i profili dei soggetti proponenti, l’ammontare e le caratteristiche degli investimenti e delle spese previste. Non è previsto l’invio di alcun documento cartaceo né l’uso della PEC.

Per tutte le domande preliminari che rispettano i requisiti è previsto un colloquio di tutoraggio presso Puglia Sviluppo durante il quale:

– sarai aiutato a presentare l’istanza definitiva di accesso alle agevolazioni;

– presenterai la documentazione necessaria (preventivi, individuazione della sede, ecc.);

– saranno verificate le competenze e la consapevolezza in merito all’attività da avviare.

Come funziona:

Le forme di agevolazione previste da NIDI sono diverse e misurate all’investimento previsto:

Se si prevede di avviare l’impresa con investimenti fino a € 50.000 l’agevolazione è pari al 100%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile.

Se si prevede un investimento compreso tra € 50.000 ed € 100.000 l’agevolazione è pari all’90%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile.

Per investimenti compresi tra € 100.000 ed € 150.000 l’agevolazione è pari all’80%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile.

È inoltre previsto un contributo sulle spese di gestione dei primi sei mesi pari ad € 5.000.

Il prestito rimborsabile è erogato nella forma di finanziamento della durata di 60 mesi, con tasso fisso, pari al tasso di riferimento UE (al 01/01/2014 il mutuo sarebbe concesso al tasso dello 0,53%).

Non sono richieste garanzie fatta eccezione per le società cooperative a responsabilità limitata, per le società a responsabilità limitata e per le associazioni professionali per le quali è richiesta una fideiussione personale agli amministratori.

Settori interessati:

Il Fondo agevola l’avvio di nuove imprese nei settori:

– attività manifatturiere

– costruzioni ed edilizia

– riparazione di autoveicoli e motocicli

– affittacamere e bed & breakfast

– ristorazione con cucina (sono escluse le attività di ristorazione senza cucina quali bar, pub, birrerie, pasticcerie, gelaterie, caffetterie, ristorazione mobile, ecc.)

– servizi di informazione e comunicazione

– attività professionali, scientifiche e tecniche

– agenzie di viaggio

– servizi di supporto alle imprese

– istruzione

– sanità e assistenza sociale non residenziale

– attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (sono escluse le attività delle lotterie, scommesse e case da gioco)

– attività di servizi per la persona

Per le attività di consulenza o professionali è possibile accedere alle agevolazioni esclusivamente in forma di associazione o società tra professionisti.

Piano Regionale Garanzia Giovani – Garanzie per i giovani in cerca di lavoro

Rivolto a tutti i giovani tra i 15 e 29 anni, “Garanzia Giovani” è lo strumento attraverso cui l’Unione Europea vuole garantire ai soggetti privi di occupazione o fuori dal sistema di istruzione formale e della formazione professionale, un percorso di reinserimento nel sistema di istruzione e formazione o di inserimento nel mondo del lavoro attraverso le misure previste dal Programma (orientamento, tirocini, servizio civile, sostegno all’autoimpiego e mobilità professionale transnazionale e territoriale).
Per l’Italia si prevedono finanziamenti per circa un miliardo e mezzo di euro, al cui concorso partecipano la Youth Employment Initiative, il Fondo Sociale Europeo e risorse nazionali. La ripartizione delle risorse ha visto assegnare alla Puglia un fondo di circa 120 milioni di euro, che la Regione Puglia ha a sua volta suddiviso a sostegno delle singole azioni che concorrono alla realizzazione del Piano. Con queste risorse saranno realizzate politiche attive di orientamento, di istruzione, formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un’attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo (Neet – Not in Education, Employment or Training). È la via pugliese al Programma Europeo “Garanzia Giovani”, un Piano di attuazione regionale che integra le misure previste dal Governo con le esperienze regionali di successo a sostegno dell’occupazione giovanile.
Per aderire a Garanzia Giovani occorre registrarsi al portale www.sistema.puglia.it.

Dopo aver effettuato la registrazione, si potrà aderire al progetto cliccando sul banner “Garanzia Giovani”, oppure accedendo direttamente alla pagina www.sistema.puglia.it/garanziagiovani e poi sul link “Proceduta di Adesione nella sezione “Iscriviti al Progetto”. In alternativa è possibile iscriversi direttamente sul portale governativo all’indirizzo www.garanziagiovani.gov.it. I due sistemi sono integrati e totalmente equivalenti.
Dopo l’iscrizione, si potrà essere chiamati ad un colloquio da uno dei Centri per l’Impiego. In sede di colloquio verrà stipulato un apposito patto di servizio e verrà successivamente formalizzata una proposta personalizzata e calibrata tra le 9 azioni che compongono il Piano, nei limiti delle risorse assegnate dal Governo nazionale.

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