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Lecce: la Chiesa di Sant’Anna e i locali annessi si riaprono alla città

Si terrà domani 20 dicembre alle ore 19 l’inaugurazione della Chiesa di Sant’Anna e dei locali annessi. La Chiesa e gli ambienti di pertinenza si riaprono alla città dopo i lavori di restauro e valorizzazione durati due anni. Per l’occasione l’Arcivescovo di Lecce Mons. Michele Seccia celebrerà una breve cerimonia di benedizione, seguita dal concerto di Natale organizzato dal Conservatorio “Tito Schipa”. Alla cerimonia prenderanno parte il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, l’assessore alla Gestione e valorizzazione dei beni culturali della Regione Puglia Loredana Capone, il vicesindaco Alessandro Delli Noci, l’assessora alla Cultura Antonella Agnoli.

Il programma del concerto prevede l’esecuzione di alcuni degli storici carols di Natale, eseguiti con gli arrangiamenti di Francesco Muolo, compositore, direttore d’orchestra e di coro e docente di Strumentazione per Banda presso il Conservatorio Tito Schipa. A interpretarli l’orchestra da camera e il coro dello stesso Conservatorio. Nella seconda parte del concerto l’orchestra eseguirà alcuni celeberrimi brani del repertorio americano del XX secolo, venati di sonorità góspel, per sottolineare l’universalità del messaggio natalizio. Quest’ultima parte sarà eseguita con gli arrangiamenti di Daniele Vitali, compositore, arrangiatore e docente di composizione pop-rock presso il Conservatorio Tito Schipa e grazie alla voce di Cinzia Eramo, cantante jazz specializzata nel repertorio delle grandi voci americane e anche lei docente presso il Conservatorio. Grazie alla disponibilità del Conservatorio, il concerto sarà replicato il 27 dicembre.

Gli interventi di recupero, restauro e valorizzazione – del valore di 1milione di euro a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013 – hanno riguardato prevalentemente il consolidamento statico degli ambienti, la messa in sicurezza e delle azioni atte a migliorare il livello di fruizione del bene. Tra gli interventi effettuati ricordiamo la ricostruzione  delle coperture  in legno, la sostituzione delle coperture in legno e coppi  del  vano scala a chiocciola e della colombaia, la sostituzione del solaio, la revisione degli infissi in legno esistenti, la sostituzione degli infissi non recuperabili  (in ferro degradato e non apribili) posti nell’aula della Chiesa con nuovi infissi in bronzo, apribili elettricamente, ed in legno rovere negli adiacenti locali di pertinenza; la verifica, il consolidamento e la messa in  sicurezza  del  cassettonato  in legno nell’aula  della  chiesa, la revisione e il consolidamento degli intonaci antichi e il nuovo intonaco  deumidificante  al piano terra,  in corrispondenza  delle strutture murarie particolarmente  umide, la verifica e la sostituzione del manto di copertura  in pietra leccese e la realizzazione di nuovi impianti idrici fognanti ed elettrici.

Gli interventi effettuati, oltre a garantire la conservazione del pregevole bene, hanno potuto potenziarne le condizioni di utilizzazione, ripristinando le originarie caratteristiche di interrelazione della Chiesa con il Conservatorio e dell’intero complesso conventuale con lo spazio urbano e la città, che potranno essere visitati in un’ottica inedita attraverso un accattivante percorso di fruizione. Tramite un passaggio, particolarmente suggestivo e sino ad ora impraticabile, si potrà accedere ai vani retrostanti la  chiesa e ai  matronei  costituiti da stretti corridoi, dai quali le claustrali potevano assistere, dietro alle grate, alle funzioni religiose senza essere praticamente viste. 

Il  restauro e la riqualificazione dei percorsi, che ridiventano percorribili, consentiranno non solo la percezione dell’utilizzo antico, ma rimanderanno alla vita della comunità delle claustrali, della quale saranno ricomposti contesti e le attività nelle quali erano impegnate tramite ambientazioni suggestive.

Cenni storici

Il complesso conventuale, costituito dall’ex Conservatorio con annessa chiesa, costituisce un mirabile episodio architettonico ed una delle più importanti testimonianze del barocco leccese. Venne costruito, per volontà testamentaria  di  Bernardino  Verardi, già Sindaco di Lecce, dagli architetti Giuseppe  Zimbalo  nel secolo XVII (1682-1686) ed Emanuele Manieri nel secolo XVIII (1764), sull’area del palazzo di famiglia, lungo l’asse rappresentativo urbano che collegava, quasi secondo un percorso processionale, Porta Rudiae, il Vescovado e Piazza S. Oronzo, favorendo la  concentrazione  di edifici  religiosi e laici più prestigiosi.

La chiesa ha tipico impianto planimetrico ad aula, zona presbiteriale e altari laterali in nicchie, strutture murarie di superficie intelaiate da un doppio ordine architettonico, illuminazione diffusa ed uniforme mediante ampi finestroni, coperture leggere a falda con controsoffitto ligneo e tipica decorazione architettonica e scultorea superficiale (altari, stemmi, putti, fastigi, etc.) che caratterizza e anima la spazialità interna.  Al suo interno si conservano pregevoli opere di importanti artisti locali del 1600 e 1700.

Connettere i luoghi e renderli fruibili – dichiara il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Delli NociSono questi gli obiettivi principali di questo importante intervento di restauro e valorizzazione della Chiesa di Sant’Anna e degli ambienti di pertinenza. Un lavoro durato due anni che oggi ci consente di aprire le porte a tutti coloro che vorranno visitarlo come già è possibile fare con il Conservatorio di Sant’Anna restaurato di recente. Recuperare, valorizzare e rendere fruibili le nostre ricchezze storico artistiche è un obiettivo da perseguire affinché la città si apra ai suoi cittadini e affinché diventi una città attrattiva per i visitatori. Voglio ringraziare il Conservatorio Tito Schipa per io concerto di Natale che replicherà il 27 dicembre per la grande disponibilità e per l’occasione offerta alla cittadinanza. Siamo già al lavoro per definire il nuovo progetto di gestione e valorizzazione degli spazi”.

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