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LETTERA APERTA DEL DELEGATO FIGC DI MAGLIE IANNONE

Alla luce dei numerosi episodi di violenza che si sono verificati nell’ultimo periodo sui nostri campi di calcio, in particolar modo in Terza Categoria, in qualità di Delegato FIGC della DELEGAZIONE  DISTRETTUALE DI MAGLIE sento il dovere di ricordare a noi tutti “addetti ai lavori del mondo del calcio”, e soprattutto a chi opera nel Settore Giovanile Scolastico, che il primo compito al quale siamo chiamati è quello di EDUCATORI E FORMATORI DEI RAGAZZI e poi di tecnici.

I genitori dei nostri ragazzi si fidano di noi, Presidenti, Dirigenti e Tecnici e ci chiedono collaborazione per una crescita migliore dei loro figli. Non deludiamoli o peggio non coinvolgiamoli in tensioni eccessive o in un agonismo esasperato: sarebbe un fallimento della nostra MISSIONE.

I ragazzi ci osservano nei nostri comportamenti e spesso ci vedono come modelli da imitare: cerchiamo di non essere di cattivo esempio ma cerchiamo di trasmettere loro la cultura dell’IMPEGNO, del RISPETTO e della LEALTÀ.

La cultura sportiva prevede equilibrio e fair-play non solo nella vittoria ma anche e soprattutto nella sconfitta, considerando che sia in un caso che nell’altro cresciamo come persona e come sportivi. Da un po’ di tempo ci siamo dati un obbiettivo non più rinviabile: CRESCERE IN CULTURA SPORTIVA. Io sono convinto che molti di noi stanno continuando in questa importante crescita, ma c’è una minoranza che spesso fa parlare del calcio in termini negativi offuscando la bellezza di questo “giocattolo” che appassiona tante persone.

Esorto chi condivide questo messaggio e conosce i problemi del nostro mondo a non scoraggiarsi ed ad essere da esempio a chi ancora ha difficoltà a rappresentare i veri valori del calcio, solo così si può dire di essere veri ambasciatori dello sport.

A coloro che, invece, perseverano in comportamenti antisportivi, poco equilibrati, aggressivi o addirittura violenti e non ce la fanno a cambiare mi permetto di consigliare di occupare in modo diverso il tempo libero, sarebbero più rilassati e sarebbe più utile alla loro salute ed al mondo del calcio, che è fatto soprattutto di incontri, di amicizia , di sana competizione, di rispetto delle regole e soprattutto di divertimento.

Da oggi vorrei auspicare che le contestazioni ai giovani direttori di gara ad ogni minimo errore possano finire, immaginate se dovessimo contare gli errori dei calciatori in campo in ogni gara..…!

Le società e i calciatori nel momento dell’affiliazione alla FIGC sottoscrivono di conoscere e osservare le regole del giuoco del calcio che a proposito degli ufficiali di gara all’art. 65 delle N.O.I.F. recitano:

“1. Le società devono curare che gli ufficiali di gara siano rispettati, impedendo ogni comportamento che possa lederne l’autorità e il prestigio. Debbono inoltre proteggerli prima, durante e dopo la gara per consentire loro di svolgere la funzione in completa sicurezza”.

2. “Le società ospitanti sono tenute a mettere a disposizione degli ufficiali di gara un dirigente incaricato all’assistenza dei medesimi”.

3. “La responsabilità di proteggere gli ufficiali di gara incombe principalmente alla società ospitante e cessa soltanto quando i medesimi rinunciano espressamente alle relative misure fuori dal campo. Alla protezione degli ufficiali di gara deve comunque concorrere, ove le circostanze lo richiedono anche la società ospitata”.

4. “In caso di incidenti in campo, è fatto obbligo anche ai calciatori delle due squadre di dare protezione agli ufficiali di gara”.

Se queste sono le norme, noi, indipendentemente dal nostro ruolo, abbiamo l’obbligo di rispettarle. Vi ringrazio per l’attenzione e auguro a tutti buon divertimento all’insegna del fair-play.

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