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L’innovazione in oncologia: e-Health, telemedicina, gestione informatizzata dei dati sono le aree sulle quali investire maggiormente

L’obiettivo del piano dell’Unione Europea per sconfiggere il cancro è affrontare
l’intero percorso della malattia, attorno a 4 aree di azione chiave in cui l’Unione può aggiungere il
massimo valore: prevenzione, diagnosi precoce, diagnosi e trattamento, qualità della vita dei
malati di cancro e sopravvissuti. Nei prossimi anni si concentrerà sulla ricerca e sull’innovazione,
sfruttando il potenziale che la digitalizzazione e le nuove tecnologie offrono e mobilitano
strumenti finanziari a sostegno degli Stati membri. Il nuovo programma insieme ad altri strumenti
UE forniranno un sostegno finanziario di 4 miliardi euro agli Stati membri, per rendere i loro
sistemi sanitari più robusti e più capaci di affrontare la malattia. In questa grande rivoluzione del
“mondo cancro” fondamentale sarà sfruttare al massimo il potenziale dei dati e della
digitalizzazione e creare un Centro di conoscenza sul cancro per facilitare il coordinamento delle
attività scientifiche relative al cancro a livello dell’UE (entro 2021), lanciare un’iniziativa europea
per l’imaging del cancro per supportare lo sviluppo di nuovi strumenti computerizzati per
migliorare la medicina personalizzata e soluzioni innovative (2022); consentire ai malati di cancro
di accedere in modo sicuro e condividere cartelle cliniche elettroniche per la prevenzione e il
trattamento transfrontaliero attraverso lo Spazio europeo dei dati sulla salute (2021-2025),
espandere il sistema europeo di informazione sul cancro (2021-2022), lanciare i partenariati di
Orizzonte Europa per tradurre la conoscenza scientifica in innovazioni (2021).
Per fare il punto, Motore Sanità ha organizzato, in collaborazione con Periplo, un nuovo incontro
‘ONCOnnection LA RETE ONCOLOGICA STRUMENTO DI GOVERNO E DI PROGRAMMAZIONE
DELLE RISORSE NECESSARIE’; un webinar incentrato sul mondo dell’oncologia e realizzato grazie al
contributo incondizionato di Pfizer, Amgen, Boston Scientific, Nestlé Health Science, Takeda,
Kite a Gilead Company, Janssen Pharmaceutical Companies of Johnson & Johnson e Kyowa
Kirin.
Un esempio dei grandi passi avanti fatti in oncologia sono le Car-T, la terapia personalizzata e,
ultima novità, riguarda il carcinoma della mammella: presto saranno attivati i centri dove
utilizzare il genoma, come ha spiegato Maria Grazia Laganà, Direttore Direzione generale della
programmazione sanitaria – Qualità, rischio clinico e programmazione ospedaliera Ministero della
Salute.
“Per quanto riguarda il carcinoma della mammella abbiamo lavorato sulla parte genomica che
prevedeva la legge di bilancio del 30 dicembre 2020, quindi ben presto saranno attivati i centri
dove utilizzare il genoma e questa è una importante novità. Abbiamo fatto tutto quasi in un mese
di tempo. Dobbiamo puntare a un ammodernamento dell’organizzazione in oncologia perché la
ricerca scientifica va avanti e dobbiamo stare al passo e non possiamo restare indietro”.
“Lo scenario a cui andiamo incontro è quello di una innovazione in ambito di diagnostica e in
ambito di terapia molto diversa rispetto a quella del passato, è necessario avere dei modelli di
calcolo del fabbisogno che tengano conto di queste nuove caratteristiche dell’innovazione che poi
andrà ad impattare sul corso generale del percorso di gestione del paziente – è stato l’appello di
Giuseppe Turchetti, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese, Scuola Superiore
Sant’Anna, Pisa -. Il tema delle risorse è un tema da affrontare senza evitarlo altrimenti il rischio è
che nel prossimo futuro ci troveremo nella condizione assai negativa di dover razionare rispetto ad
alcune innovazioni che arriveranno. Dobbiamo assolutamente prepararci”.
L’e-Health, la telemedicina, la gestione informatizzata dei dati sono le aree sulle quali investire
maggiormente.
“C’è necessità di disporre di dati veri, reali, fruibili: non si può pensare di governare una rete se non
abbiamo a disposizione questo strumento – ha rimarcato ha spiegato Gianni Amunni, Associazione
Periplo – Direttore Generale ISPRO, Regione Toscana -, c’è bisogno di finanziamenti”.
“Gli investimenti in queste tecnologie – ha aggiunto il professor Turchetti – possono veramente
consentire un miglior coordinamento fra i diversi snodi di una rete oncologica e una maggiore
velocità di intervenire, e ricordo che in ambito oncologico il fattore tempo è preziosissimo”.

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