17 Mag 2025
Lo scrittore Stefano Miccoli, salentino di Cavallino, ospite della XXXVII edizione del Salone internazionale del Libro a Torino, in programma dal 15 al 19 maggio 2025.
Laureato in Scienze Storiche presso l’Università di Bologna, Stefano Miccoli unisce nella
scrittura la passione per la narrazione fantastica con una buona conoscenza della storia e
della letteratura. Insegna Lettere presso l’I.C. Gonin di Giaveno (TO), dove ogni giorno
trasmette ai suoi studenti l’amore per le parole, le storie e i mondi immaginari.
Da sempre appassionato lettore, predilige i generi fantasy e giallo, due universi
apparentemente distanti ma che riesce a far dialogare nelle sue opere con grande originalità.
I suoi romanzi si collocano all’interno del filone del fantasy classico, pur distinguendosi per
l’intreccio ricco, personaggi psicologicamente sfaccettati e trame che sanno sorprendere,
combinando elementi di avventura e introspezione.
I suoi libri “Un nuovo regno. Memorie di Artheghor” (2012), “L’ ombra oscura. Memorie di
Arthegor” (2014), “Il sangue non mente. Memorie di Arthegor” (2022), “Memorie di
Artheghor. Tempo di verità” (2024), non sono solo evasione: sono viaggi in mondi che, pur
lontani, parlano con forza al lettore contemporaneo, attraverso domande esistenziali, dilemmi
morali e il fascino eterno dell’ignoto.
“La saga – dichiara lo scrittore Stefano Miccoli – si svolge in un mondo fantastico, nel quale
scienza e magia coesistono. Gli eventi si dipanano attraverso un arco temporale lunghissimo
e coinvolgono una moltitudine di personaggi, animati ognuno dal proprio credo, dal
perseguimento dei propri obiettivi, da una missione a volte più importante della loro stessa
vita. Tutti gli avvenimenti, sebbene possano apparire slegati tra loro, fanno parte di un
disegno più grande, all’interno del quale ogni personaggio ha il suo posto, sebbene possa,
con le sue azioni, cambiare il corso degli eventi. Forse. O forse no. È questa, infatti, una delle
domande che vi accompagneranno durante la lettura dei vari libri che compongono questa epopea: è possibile cambiare un futuro già scritto?”.