“Prima le trivelle in Adriatico, poi la ricerche nello Jonio, dopo ancora i progetti di oleodotti e adesso l’allargamento della zona per le ricerche ancora nello Jonio: A Roma non hanno ben compreso che la Puglia vuole tenere lontani dal territorio i ‘cacciatori di oro nero’ e non abbasseremo la guardia fino a quando il concetto sarà chiaro. Già nei mesi scorsi abbiamo gridato il nostro fermo e deciso ‘no’ alle ricerche di petrolio e non è certo che con il passare dei giorni l’opinione dei pugliesi possa cambiare: il mare è una risorsa preziosa per la nostra economia e non permetteremo che venga ‘ferito’ da imprenditori senza scrupoli che pensano soltanto ai profitti personali.
Se sarà necessario riavvieremo tutte le iniziative messe in piedi nei mesi scorsi: in pochi giorni, con un gruppo di amici, riuscimmo ad inviare al Ministero dell’ambiente oltre 800 cartoline raffiguranti il nostro mare per affermare la contrarietà alle piattaforme off-shore.
Se sarà necessario, sommergeremo i tavoli del governo di nuove cartoline e sarà soltanto una piccola manifestazione di volontà della Puglia.
Dovranno capire che i ‘cacciatori di oro nero’ devono stare, una volta per tutte, lontani dalla nostra amata Puglia”
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