4 Lug 2014
“L’UNIVERSITÀ CHE VOGLIAMO: LA VERITÀ E L’EUROPA”
IL RETTORE ZARA SUL DOCUMENTO CRUI: «RINNOVIAMO L’APPELLO AL TERRITORIO E AI NOSTRI PARLAMENTARI»
«La nostra presa di posizione come Conferenza dei Rettori delle Università Italiane è tanto più forte quanto più è condivisa. La diffondiamo rinnovando l’appello perché ci sostengano tutti gli attori del territorio e i nostri parlamentari, che si sono già dimostrati sensibili ai temi dell’istruzione superiore e della ricerca scientifica». Lo sottolinea il Rettore dell’Università del Salento Vincenzo Zara, a proposito del documento inviato ieri dalla CRUI al Ministro Giannini (in calce).
«Recenti gratuiti attacchi all’Università pubblica sulla stampa nazionale», continua Zara, «ci fanno presagire scenari foschi. Ecco perché chiediamo nuovamente sostegno a tutti i livelli istituzionali e alla società civile. Pensiamo a cosa diverrebbe il nostro territorio senza l’Università, che rappresenta un volano di sviluppo economico e sociale, una “miccia” di idee e progetti innovativi. Quello estivo è forse un periodo di leggerezza, in cui i discorsi si preferiscono lievi. A maggior ragione, allora, è necessario tenere alta la guardia, non distrarci. In particolare ai nostri parlamentari chiediamo di vigilare, nelle prossime settimane e mesi, per scongiurare ulteriori tagli a un sistema che è già ridotto alla sopravvivenza».
Di seguito la nota inviata dalla CRUI al Ministro Giannini.
“Nelle ultime settimane sono ripresi gli attacchi gratuiti alle Università italiane: giudizi sommari, luoghi comuni, provocazioni volte a influenzare le politiche del nuovo Governo. Sono cose che abbiamo già visto a partire dal 2008 e che hanno indotto al taglio di 1 miliardo su 7 al finanziamento pubblico e alla perdita del 9% degli studenti. Oggi, dopo quelle “cure”, anche il Paese non sta affatto meglio e questo dovrebbe insegnare qualcosa.
L’Università italiana vuole, in linea con gli obiettivi dichiarati dal Governo:
1) Rigore e merito nelle procedure di reclutamento e nel finanziamento;
2) Valutazione e Semplificazione;
3) Autonomia responsabile;
4) Un pieno diritto allo studio;
5) Un piano per i giovani ricercatori;
6) Un più stretto rapporto con il mondo del lavoro e con i sistemi economici.
Le Università si sono fatte valutare dall’ANVUR e si apprestano a essere finanziate secondo le migliori prassi internazionali.
Chiediamo ora al Governo di rendere chiare le scelte in materia di Università prima che i “piromani” della disinformazione causino ulteriori danni, dividendo il Nord dal Sud, i grandi dai piccoli, le discipline scientifiche da quelle umanistiche, i giovani dagli adulti.
Siamo all’inizio del semestre di Presidenza italiana dell’Unione Europea. Ebbene, si prenda un Paese europeo come esempio e si cerchi di fare altrettanto. L’Università italiana è pronta”.