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NARDO’: COVID19 E CATEGORIE “ESPOSTE”, INDAGINE SIEROLOGICA SU 175 PERSONE

Test del laboratorio Zacchino a dipendenti comunali, PL e operatori dei rifiuti

Il laboratorio di analisi cliniche Zacchino, di concerto con il Comune di Nardò, ha effettuato nei giorni scorsi un’indagine sierologica per il Sars Cov2 su 175 persone in città, in particolare 120 dipendenti comunali, 26 agenti di Polizia Locale e 29 operatori di Bianco Igiene Ambientale.

Le 175 persone coinvolte, con il coordinamento di Salvatore Orlando, di Carlotta Rizzello e di due infermieri professionali per il laboratorio Zacchino, si sono sottoposte al test Roche “Anti SARS-CoV-2”, approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) e tra i migliori sul mercato, dal momento che ha una specificità superiore al 99,8% (fondamentale per determinare in modo affidabile se una persona è stata esposta al virus e se il paziente ha sviluppato anticorpi) e una sensibilità del 100%. Solo uno dei 175 test ha avuto un esito positivo, cui è seguito l’immediato isolamento della persona a cui era riferito e la pronta esecuzione di un tampone, che invece ha dato esito negativo. Ciò significa che il soggetto in questione in passato ha “incontrato” il virus, ha sviluppato gli anticorpi e risulta ora non più infetto. I dati aggregati sono stati inviati agli uffici competenti della Regione Puglia ai fini del programma di screening sierologico per alcuni comparti lavorativi predisposto dallo Spesal Asl Lecce, d’intesa con il coordinamento Spesal regionale.

“Ringraziamo il laboratorio Zacchino per questa campagna – sottolinea l’assessore al Personale Gianpiero Lupoche è un altro significativo contributo alla causa comune dell’opera di prevenzione e contrasto all’epidemia. Uno sforzo economico e organizzativo che abbiamo molto apprezzato e che ci consente di avere dati ulteriori per pianificare al meglio questa fase di convivenza con il virus. La condivisione della campagna per l’amministrazione comunale, peraltro, è il segno di un’attenzione costante alla salute e al benessere dei nostri dipendenti”.

“In una fase in cui la ripresa delle attività e il ritorno alla normalità impongono una “convivenza” con il virus – dice Salvatore Orlando, Innovation Manager per il laboratorio – l’iniziativa è un contributo alla salute pubblica delle categorie più esposte, nonché un contributo alla ricerca epidemiologica, dal momento che i dati scaturiti dai test sono stati inviati alla Asl. Ringrazio tutta la squadra del laboratorio, i miei referenti – Maria Grazia Bove per il Comune, il maggiore Bonsegna per la Polizia Locale e Andrea Re per Bianco Igiene Ambientale – lo Spesal e il sindaco Mellone per la sua disponibilità”.

“Il laboratorio Zacchino – aggiunge la dottoressa Carlotta Rizzello, responsabile del laboratorio – ha voluto mettere a disposizione della comunità neretina uno strumento utile alla gestione di questa crisi sanitaria, offrendo i test, che sono stati effettuati su base volontaria”.

La campagna, che ha un valore di mercato complessivo tra i 6 e i 7 mila euro, non ha comportato quindi alcun esborso economico a carico del Comune e dei soggetti coinvolti.

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