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NARDO: STADIO, MASSIMO SFORZO PER I LAVORI AL GIOVANNI PAOLO II

“Scadenze strettissime, ma ci siamo mossi in tempi record. Non lasceremo nulla di intentato”

Si è svolto al castello un incontro tra l’amministrazione comunale e l’A.C. Nardò sul tema dei lavori di adeguamento dello stadio “Giovanni Paolo II” di via XX Settembre. In rappresentanza del Comune il sindaco Pippi Mellone, l’assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti e il presidente del Consiglio comunale con delega allo Sport Antonio Tondo. In rappresentanza della società granata il patron Alessio Antico e i due rappresentanti dei main sponsor, Luciano Barbetta e Gianni Casarano. Presente anche l’architetto Antonio Greco.
Il primo cittadino ha spiegato che in quest’ultimo biennio l’amministrazione comunale ha eseguito diversi interventi per centinaia di migliaia di euro su manto erboso, murature, parametri di sicurezza e accessibilità. Inoltre, ha meticolosamente programmato un investimento da cinque milioni di euro, utile all’ammodernamento di un impianto che attende interventi più radicali da molto tempo. Si è proceduto poi a programmare un intervento stralcio (dell’investimento complessivo) di settecentomila euro, relativo soltanto alla parte dei lavori necessari per la disputa del campionato di Lega Pro. A questo fine, ci sono stati incontri e sopralluoghi che sono culminati, lo scorso 28 marzo, nella stesura da parte degli organi della Lega di un documento di ben dieci pagine con le stringenti prescrizioni sui lavori necessari all’adeguamento ai parametri previsti dalle normative.
Il sindaco Mellone ha ricordato che l’epilogo della stagione 2022/2023, con il relativo verdetto, è arrivato solo il 28 maggio, con la vittoria contro la Cavese nella finale playoff del girone H della serie D, e che il 21 maggio si è disputata l’ultima partita al “Giovanni Paolo II” (contro il Barletta), cioè appena sedici giorni fa. L’obiettivo dell’amministrazione comunale e dell’A.C. Nardò è stato sempre quello di non privare la squadra del calore del pubblico neretino, costringendola a esili forzati per l’esecuzione di lavori nel corso della stagione appena conclusa. Nonostante, peraltro, le segnalazioni della Questura, che a più riprese nei mesi scorsi, ha evidenziato come l’impianto mancasse dal lontano 2008 di requisiti strutturali per la disputa dello stesso campionato di serie D.
Come evidenziato dal sindaco Mellone, l’amministrazione comunale ha deciso di farsi interamente carico degli oneri e dei costi degli interventi, assumendosene pienamente la responsabilità.
“Sappiamo perfettamente cosa fare – ha spiegato Pippi Mellone – nella consapevolezza di una tempistica strettissima. Dopo sette anni in cui evidentemente abbiamo abituato tutti ai miracoli, ci viene chiesto l’ennesimo, che proveremo a fare con tutte le nostre forze, non lasciando nulla di intentato. Il sogno della serie C non è solo della società e dei tifosi, ma è di tutta la città e ha un peso non solo sportivo”.
È utile puntualizzare che le regole per l’iscrizione ai campionati 2023/2024 sono state dettate dal Consiglio della FIGC lo scorso 30 maggio. È stata stabilita in quella sede la possibilità di concedere deroghe per gli impianti solo ed esclusivamente alle società vincitrici dei campionati al termine della stagione regolare, quindi non anche alle vincitrici dei playoff. Sei giorni dopo, in data 5 giugno, l’amministrazione comunale ha affidato all’architetto Antonio Greco e all’ingegnere Matteo Palumbo la redazione del progetto di manutenzione straordinaria e adeguamento per l’omologazione alle norme della Lega Pro. Sono previsti l’allestimento delle sedie sulle gradinate, l’adeguamento dell’impianto di illuminazione, la realizzazione di un impianto di videosorveglianza e della sala g.o.s., la realizzazione di uno spogliatoio per gli arbitri, l’adeguamento delle panchine sul manto verde, altri interventi per l’accesso allo stadio delle persone diversamente abili.
Seguendo una tempistica rapidissima, entro la metà del mese l’amministrazione comunale approverà in giunta il progetto definitivo e convocherà la commissione comunale per i pubblici spettacoli per il necessario parere. Contestualmente invierà il progetto per gli altri pareri ad Asl, Coni, Vigili del Fuoco e organi di Pubblica Sicurezza, sempre in linea con la normativa e il relativo iter. A quel punto, la tempistica del procedimento non sarà più sotto il controllo del Comune di Nardò.
È evidente che la serie C, di cui è condizione anche uno stadio omologato alle normative, non è solo un traguardo per la Nardò sportiva, ma anche per l’amministrazione comunale e i singoli amministratori, così come per tutti i cittadini. Ne consegue che è un obiettivo di tutti, in linea con l’incessante lavoro quotidiano per la crescita della città e della comunità neretina.
“Stiamo facendo tutto il possibile, assieme all’amministrazione comunale – ha detto il patron dell’A.C. Nardò Alessio Antico – per poter coronare il sogno della serie C. Tenuto conto degli iter previsti dalle normative e delle relative tempistiche, che sono davvero molto strette. L’auspicio è che questo percorso ci consenta di giocare in serie C il prossimo anno, consapevoli che si sta facendo un gioco di squadra tra tutte le componenti, nell’interesse del club, dello sport neretino e di tutta la città. Il punto di forza è che esiste una progettualità, una visione di lungo periodo e scelte concrete e condivise, a prescindere dagli esiti del percorso intrapreso. È una sfida ardua, che tutti insieme abbiamo accettato”.

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